LA CURA CON CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI DEL PROF. DAVIDE VANNONI

fautore della cura con il metodo Stamina.

di Emanuela Rocca

Eccomi di nuovo a voi, oggi voglio sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che, forse, pochi di voi hanno approfondito.

Oggi vi Parlerò di CURE STAMINALI per le malattie neuro-degenerative. Ne parlerò non solo in questo articolo perché i Mass Media si rifiutano di farlo, per loro è un argomento “tabu’” troppo “caldo” o, forse, troppo “scomodo”. Allora se loro non hanno il coraggio di farlo lo farò io, ma io più che coraggio lo ritengo un ATTO DOVUTO verso tutte le persone che soffrono, soprattutto i bambini che senza questa cura sono destinati a una morte certa.

A maggio 2013 è stata varata la legge per le cure staminali, una legge che rientra nell’ambito delle “cure compassionevoli” , previste dalla legge Turco-Fazio, che permettono a chi ha malattie di cui non si hanno cure già testate, di usare cure alternative alla medicina tradizionale, come quella del Prof. Vannoni. Tuttavia,  per accedere a queste cure i malati devono fare una trafila lunghissima burocratica e di attesa, poiché l’unica struttura Pubblica che consente questa cura è lo Opedale Civile di Brescia, ma di questo e di come accedere alla cura Stamina del Prof.  Vannoni ne parlerò dopo, per ora voglio soffermarmi alla legge e alle sue applicazioni. Il giorno 10 settembre verrà presentato in Parlamento un nuovo interessante emendamento che potrebbe evitare lunghe attese a chi di tempo non ne ha più a sufficienza. Questo importante emendamento sarà proposto in aula dalla Senatrice Bonfrisco, non specifico di quale orientamento politico sia, lascio a voi la libertà di farlo, perché purtroppo so che il popolo italiano non guarda cosa viene proposto per il suo bene, ma solo da chi… e se la cosa viene proposta da un partito che si odia allora la cosa viene bocciata in partenza, andando sempre contro i propri interessi, ma sarebbe ora di cambiare cultura e modo di interpretare la Politica, nel senso che la politica deve essere al servizio del cittadino e se qualche senatore/trice o Ministro o Parlamentare propongono qualcosa che serve a salvare la vita di molte persone va solo che appoggiato, a prescindere dal colore politico che ha.

L’emendamento che sarà proposto prevede che tutte Le Regioni possano avere libera scelta di permettere la cura Stamina del Prof. Vannoni nelle loro strutture ASL e non solo presso gli Ospedali Civici di Brescia  cosa che darebbe la speranza a chi è condannato a morire di avere una opportunità di salvezza e di miglioramento della propria esistenza.

Ora passerò a cosa è la cura STAMINA e chi ne potrà beneficiare e come si arriva a farlo:

Stamina Foundation onlus’ è una Fondazione costituita nel 2009 per promuovere la ricerca e l’applicazione delle cellule staminali adulte. Il presidente della fondazione è il Prof. Davide Vannoni.  Il vicepresidente è il dott. Marino Andolina. Il Sito ufficiale della fondazione è www.staminafoundation.org. La Fondazione nel corso degli anni ha sviluppato importanti ricerche nell’ambito della selezione, dell’espansione e dell’indirizzamento di cellule staminali adulte del midollo osseo

Stamina propone ai suoi pazienti un metodo basato sulla lavorazione delle cellule staminali mesenchimali. Il paziente stesso, o un donatore nei casi di patologie neurodegenerative, viene sottoposto a carotaggio, tecnica con la quale dallo stroma osseo del bacino vengono prelevate le cellule che saranno messe in coltura per circa un mese per essere lavorate.  Successivamente le cellule stesse vengono iniettate al paziente (infusioni endovenose o spinali). Ogni carotaggio permette di compiere 5 infusioni, che vengono generalmente fatte ogni due mesi nell’arco di un anno (in funzione delle condizioni del paziente). La preparazione delle cellule – effettuata dai biologi di Stamina Foundation – avviene presso il laboratorio del centro trapianti  (GLP). Tutte le operazioni  descritte sopra vengono svolte presso un ospedale pubblico, gli Spedali Civili di Brescia, sotto il rigoroso controllo della struttura sanitaria.

Percorso per accedere alle cure

– il paziente una volta ricevuta la prescrizione dal Dr Andolina e la negazione da parte dell’ospedale di Brescia di trattare il proprio caso (causa blocco dell’AIFA) si trova necessariamente costretto a percorrere la via legale facendo ricorso al Tribunale del Lavoro secondo l’ex art.700. Ad oggi il solo ospedale che effettua la terapia secondo il metodo Stamina sono gli Spedali Civili di Brescia che si trovano a ricevere ogni giorno nuove ordinanze giuridiche d’urgenza di effettuare le cure compassionevoli secondo il metodo Stamina. Le informazioni dettagliate sull’accesso alle cure sono disponibili qui: http://www.movimentoprostamina.com/categorie/come-avviare-le-cure-con-il-metodo-stamani/

La situazione d’emergenza attuale, ad agosto 2013

La lista d’attesa dei pazienti che hanno vinto il ricorso e stanno attendendo di essere chiamati dagli Spedali Civili di Brescia per accedere alle cure è oramai inaccettabile, l’urgenza delle ordinanze non trova risposta e i pazienti dopo aver investito denaro per gli avvocati, speranze, tempo e fatica anche dal punto di vista legale ancora non possono veder riconosciuti i loro diritti alla cura. Ricordiamo che sono pazienti affetti da malattie gravi e a rapido peggioramento (SMA1, Sla Bulbare, morbo di krabbe, leucodistrofia metacromatica…)

Il giorno 1 Agosto Stamina ha depositato il protocollo standardizzato della metodica all’Iss per consentire l’inizio della sperimentazione in laboratori farmaceutici (GMP), nonostante il Ministero della Salute non abbia considerato le richieste del Prof. Vannoni che avrebbero garantito maggiore trasparenza  (es: istituzione di una C.R.O., organizzazione internazionale di controllo) e disinteresse nel compiere la sperimentazione stessa (ad oggi il comitato scientifico è composto da membri che hanno espresso in passato opinioni pregiudizievoli contro il metodo Stamina – documento disponibile qui: http://www.movimentoprostamina.com/24072013-elenco-di-articoli-che-riportano-opinioni-pregiudizievoli-verso-stamina-espresse-da-alcuni-membri-del-comitato-scientifico-per-la-sperimentazione/

Per maggiori informazioni aggiornate su Stamina consigliamo di visionare questo sito:  http://www.movimentoprostamina.com/

Nel sito, vi è la sezione VIDEO PAZIENTI che contiene diversi video sui miglioramenti di alcuni pazienti in cura che hanno pubblicamente mostrato i miglioramenti (come il caso della piccola Celeste C. affetta da SMA1 , che ora disegna e sta seduta sulla sedia, il caso di Gioele G, anche lui affetto da SMA1 che fino a pochi mesi fa era pericolosamente sottopeso e che ora pesa 8 kg, il caso di Sebastian – che ora muove le gambe e che è seguito da uno dei massimi esperti di Sma, il dott. Marcello Villanova, che ha rilasciato interviste in TV sui miglioramenti registrati) . Anche un medico, dott. Merlino , quando era Direttore Vicario della Sanità di Regione Lombardia, ha provato su di sì il metodo Stamina (in quanto affetto da una particolare forma di SMA) e ha riportato notevoli miglioramenti. Suggeriamo di vedere due tra i video disponibili:

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/375196/golia-si-puo-guarire-con-le-staminali.html

e

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/387414/golia-staminali-un-medico-le-prova-su-di-se.html

Voglio ringraziare innanzi tutto Alice Amadi e Rosalinda la Barbera e tutte le altre persone che ancora non conosco che sono impegnate in questa dura battaglia contro il tempo, contro le sofferenze e contro la morte di persone innocenti che chiedono solo di avere una opportunità di curarsi e poter vivere una vita quasi normale. Ringrazio il Prof. Vannoni Davide (il suo nome mi ricorda Davide contro Golia e spero che riesca a sconfiggere il Golia che combatte da tempo) e il Dott. Marino Andolina per il loro impegno sociale. Ringrazio “Informa Sicilia”  per la sua disponibilità a pubblicare i miei articoli, di qualunque cosa parlino. Ringrazio altresì tutte le altre testate giornalistiche e i miei carissimi amici blogger che mi aiuteranno a diffondere questo articolo per il bene di chi soffre.

Emanuela Rocca