PERICOLO IDROGEOLOGICO IN SICILIA: LE NOSTRE CITTÀ RISCHIANO ?

Per il periodico Informa Sicilia, di Nelly Ricco ***   ***

I più autorevoli siti di meteo e alcune testate giornalistiche avevano annunciato un livello di criticità piuttosto alto per le giornate di sabato 4 e domenica 5. E come purtroppo era nelle attese, nel weekend, il maltempo ha trafitto la Sicilia, specie nella la zona orientale. Rovesci e temporali di forte intensità hanno colpito la provincia di Catania con accumuli che in alcune aree come a Riposto, hanno pure superato i 200mm, con le vie del paese che apparivano fiumi e in 13 ore circa, si è riversata la pioggia che secondo le medie stagionali, cade nell’arco di 2 mesi.

A Catania Via Etnea e Via Plebiscito sembravano dei veri e propri torrenti in piena.  Ad  Acitrezza e Giarre si sono registrati i 150 mm, a Taormina 140mm, a Zafferana 110mm e a Linguaglossa 70mm.

Ad Acireale dove si sono registrati  128 mm di pioggia , la frazione di Capomulini è  isolata, soprattutto dopo la piena del torrente Platani. Gli allagamenti hanno causato disagi presso l’uscita per Acireale dell’A18, con ripercussioni negative sul traffico verso Catania.

I vigili del fuoco di Catania in la collaborazione del nucleo sommozzatori, all’altezza del sottopasso di Monte Po,  sono giunti al confine con Misterbianco, in soccorso degli automobilisti, dove gli allagamenti superavano il metro di altezza. L’Auchan è stato evacuato e  la via Zenia (ovvero la strada che porta ai vari centri commerciali Mercatone Uno, Auchan, Euronics) si è tramutata in un fiume in piena, con mezzi e merci rovinosamente distrutti.

Pure la provincia  di Siracusa è stata vittima di un grosso fronte temporalesco con fortissime raffiche di vento  che ad Augusta hanno raggiunto i 70km/h. Ad Avola  dove è transitata dapprima una tromba d’aria, poi un forte nubifragio,  il forte vento ha fatto scoperchiare un supermercato.

Le Piogge intense si sono abbattute anche su Priolo, Cassibile, Noto, Capo passero e paesi della costa Ragusana  provocando notevoli danni alle campagne con serre divelte e alberi abbattuti.

Mezz’ora di vento e tempesta nel primo pomeriggio di domenica ha spazzato via catamarani e barche a vela che si trovavano sulla spiaggia della ‘Lanterna’ di Scoglitti, mentre, a Comiso le raffiche hanno piegato i pali dell’illuminazione collocati in onore della festa di San Francesco.

Anche le  località di Lentini e Carlentini sono state vittime delle forti raffiche di vento anche se i danni recati sono di tipo lieve. Le due città che da tempo lamentano un pesante deficit idrico hanno scampato ben due temporali paralleli.

Ma non bisogna essere del tutto tranquilli.

Occorrerebbe rispolverare alle amministrazioni quanto le stesse Lentini e Carlentini temono il pericolo di dissesto idrogeologico, con il rischio di fenomeni quali l’erosione in superficie  e nel sottosuolo fino a eventi più catastrofici come frane e alluvioni.

 I due centri purtroppo sono carenti di una pianificazione urbanistica adatta, vittime di cattive gestioni amministrative,  spesso votate solo al cemento.  Tante sono le zone a rischio, in Carlentini: una su tutte la Contrada Ruccia, dove i vari progetti ristrutturanti non si sono mai concretizzati.

Nelle medesime condizioni ritroviamo l’area dove sono situate le abitazioni nei pressi delle mura urbiche o a Lentini il quartiere di S. Maria Vecchia.

Eppure qualcosa doveva smuoversi dopo gli eventi franosi e alluvionali dell’Ottobre 2009 in quel di Giampilieri con macchine, case e chiese distrutte, ma soprattutto 37 morti…

Nelly Ricco