Per il periodico Informa Sicilia di Giuseppe Parisi
*** *** Riceviamo un comunicato in formato pdf da parte del consigliere comunale di Lentini (Pd), Paolo Censabella, che riportiamo nella sua integrità per chi volesse avere il documento in originale, così come è stato protocollato presso il Comune di Lentini.
Ci siamo presi la briga, a beneficio dei nostri lettori di trascriverlo in word che è meglio accessibile a tutti. Si tratta delle delle dimissioni da consigliere comunale datate 19.01.2015 (oggi)
Di queste paventate dimissioni c’era già stato un “preavviso” quando il nostro Censabella, aveva lasciato l’incarico di Presidente della commissione bilancio per mettere un punto sulla situazione che stava maturando di paventato dissesto, che poi giorno 16 us. come tutti sappiamo, è stato confermato e ufficializzato nella sua cruenta e triste realtà.
Il consigliere Censabella nella sua corposa lettera di dimissioni da leggersi con la massima attenzione, ad un certo punto dice chiaramente “ … Non avendo io la ricetta giusta in tasca non saprei dire se il percorso ipotizzato nella Mozione di indirizzo presentata il 27 febbraio 2014, discussa ed approvata il 3 giugno 2014, se non fosse stata disattesa, ci avrebbe consentito di evitare il ricorso al dissesto finanziario” che a noi pare oltre a tutte le altre motivazioni, la chiave di volta di queste dimissioni.
Non commentiamo mai per principio, ma una cosa stavolta dobbiamo dirla. Paolo Censabella è un ”combattente” di eccezionale levatura politica e con queste sue dimissioni ci sentiamo di dire che ha avuto una reazione dignitosa, sia dal punto di vista umano ch e politico.
Giuseppe Parisi
INIZIO COMUNICATO DI PAOLO CENSABELLA:
Al Presidente del Consiglio Comunale dì Lentini Dott. Marcello Cormaci
Al Segretario Generale del Comune di Lentini Dott. Carmela Cunsolo
E p.c. al Signor Sindaco di Lentini Alfio Mangìameli
Oggetto: Dimissioni dalla Carica di Consigliere Comunale Gentilissimo Presidente,
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E’ da parecchio che medito sulla difficile e drammatica condizione economico-finanziaria del nostro Comune, che adesso è sfociata nella dichiarazione di Dissesto Finanziario, ma soprattutto sulle cause e come affrontarla.
Questa situazione, a mio avviso, è stata generata, in primo luogo da una discutìbile introduzione e gestione del Federalismo fiscale da parte dei vari Governi Nazionali che si sono succeduti, caratterizzata, in un primo tempo, da tagli lineari indiscriminati e immediati agli EE.LL., e in un seconda tempo invece fatto da una Legislazione sulla Finanza locale come strumenti a disposizione dei Comuni per reperire le risorse finanziarie, a compensazione dei tagli effettuati, per garantire i servizi indispensabili ai cittadini.
Queste politiche, perseguite ormai da parecchi anni, hanno stravolto le Autonomie locali riducendo gli stessi Comuni a non potere chiudere i Bilanci Preventivi nei tempi prestabiliti dalla Legge ad inizio anno com’è dimostrato dai numerosi provvedimenti amministrativi dei Governi Nazionali e Regionali, di proroga ditale termine fino ad arrivare all’autunno inoltrato di ogni anno solare.
Per questo spesso i Consigli Comunali si sono trovati nella morsa: Da un lato l’obbligo di approvare Delibere di regolamenti e aumento di tariffe in ossequio alle Leggi nazionali, che hanno aumentato la pressione fiscale sui cittadini, dall’altra invece si sentono condizionati per il disagio e le gravi condizioni economiche dei cittadini.
In secondo luogo perché, in questo quadro economico squilibrato per le su esposte ragioni, sono arrivati a conclusione procedimenti giudiziari e legali di parecchi debiti fuori bilancio, anche di importi consistenti, la maggior parte dei quali originati nei decenni precedenti, che hanno aggravato lo squilibrio strutturale a tal punto da impedire la predisposizione del Bilancio di previsione.
Per fronteggiare e gestire tale emergenza da Codice Rosso, ritenevo fosse doverosa una grande assunzione di responsabilità collettiva e generale da parte di tutti, pur nella distinzione dei ruoli tra maggioranza e opposizione, finalizzata alla salvaguardia della tenuta e stabilità economica del nostro Ente, per dare serenità ai nostri dipendenti e garantire i servizi pubblici essenziali ai nostri concittadini scongiurando il rischio di macelleria sociale e tranquillizzare altresì i numerosi creditori.
Non avendo io la ricetta giusta in tasca non saprei dire se il percorso ipotizzato nella Mozione di indirizzo presentata il 27 febbraio 2014, discussa ed approvata il 3 giugno 2014, se non fosse stata disattesa, ci avrebbe consentito di evitare il ricorso al dissesto finanziario.
Personalmente rimango convinto che bisognava tentare, ed era questo il senso e l’obiettivo delle mie precedenti dimissioni dalla carica di Presidente della Commissione Bilancio, provocare un ampio dibattito utile ad una generale presa di coscienza anche dei cittadini della gravità della situazione e per decidere collettivamente di prendere il toro per le corna nell’interesse generale della nostra comunità.
Purtroppo nell’anno appena trascorso, è prevalsa l’idea di utilizzare questa situazione per una contrapposizione politica strumentale per addebitare la responsabilità del dissesto, che per inciso qualcuno ha addirittura rivendicato m al Sindaco del PD e alla sua maggioranza con argomenti infondati e toni astiosi che vanno respinti al mittente nel tentativo di averne un beneficio elettorale aprendo anzitempo la campagna elettorale.
Per onestà intellettuale prima ancora che politica aggiungo con profondo rammarico che qui sono emerse difficoltà e limiti nostri nel saper fronteggiare tale offensiva politica che a mio avviso abbiamo il dovere di contrastare bene facendo una operazione verità sulla gestione amministrativa complessiva.
Il dissesto finanziario dichiarato prevede un Procedimento Tecnico Amministrativo già codificato dall’Ordinamento vigente degli EE.LL..
Per quanto sopra, caro Presidente, Ti comunico le mie dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale.
La mia non è una ritirata dalle difficoltà, tutt’altro, né la presunzione, che non mi appartiene, di condizionare o sollecitare scelte altrui, ma semplicemente una diversa collocazione per esercitare, in questa fase difficile, il mio ruolo di rappresentanza politica e sociale per salvaguardare i diritti dei lavoratori e dei cittadini.
Ringrazio il Partito Democratico che nel 2011 mi ha candidato e gli elettori che mi hanno espresso la loro fiducia che non tradirò mai facendo il mio dovere.
Ringrazio Te e tutti i colleghi Consiglieri Comunali, il Sindaco con il quale, nella precedente legislatura, sono stato a più stretto contatto nell’impegno amministrativo, gli Assessori e tutti funzionari con i quali, di volta in volta mi sono confrontato nel nostro lavoro quotidiano.
Lentini li 19.01.2015
Affettuosamente e cordialmente saluti e auguri di buon lavoro a tutti.
Firmato: Paolo Censabella
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