INTROSPETTIVA ,IL NUOVO LIBRO DI POESIE DI SERENA BILANCERI INTERVISTA ALL’AUTRICE

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Di Damiano Conchieri

 

E’ una giovane e brillante attrice toscana Serena Bilanceri  che ha appena dato alle stampe uno splendido libro di poesie intitolato “Introspettiv​a​”.

Questi i suoi prossimi incontri letterari:

25 marzo Presentazione del suo  libro al Centro Donna, di Livorno

31 marzo Presentazione del suo  libro al Centro Culturale Le Creste, di Rosignano Solvay.

A che età e in che modo nasce la passione del mondo dello spettacolo?

La passione per lo spettacolo nasce da sin da piccola. Ero affascinata dal mondo della moda e a soli tredici anni partecipai alla mia prima sfilata.

 Come ti sei avvicinata allo show business e quando hai debuttato?

Ho iniziato a lavorare come modella, prima in Toscana e poi a Milano, ma la mia passione per la recitazione e il sogno di diventare una brava attrice mi hanno portato successivamente a Roma, alla scuola di Beatrice Bracco. E’ stato dal mio arrivo nella Capitale, che ho iniziato a lavorare in cortometraggi, docufiction, e lungometraggi.

Il lavoro teatrale o televisivo che ti ha resa più orgogliosa e che rifaresti?

Rifarei un lavoro teatrale che ho adorato: la commedia tragicomica “Come restare vedove senza intaccare la fedina penale”, di e con Stella Saccà, per la regia di Luca Manzi. Uno spettacolo che ha ricevuto tantissimi applausi, sia dal pubblico femminile che maschile.

Il tuo film preferito e uno a cui ti sei ispirata?

Il mio film preferito è “Ip man”.Quello a cui mi ispiro è “In the mood for love”, di Wong Kar-Wai.

 

Si sente molto la differenza tra uno spot pubblicitario ed un prodotto cinematografico recitativamente parlando?

Secondo me si. Lo spot di solito dura pochi secondi e il lavoro è più “concentrato”, rispetto a un film. Devi seguire le indicazioni del regista quasi alla lettera.

Nel cinema è diverso. Dopo le linee guida che ti vengono date, puoi, anzi devi fare Tuo, il personaggio da interpretare. E questo ti dà molta libertà.

Io, per esempio, amo particolarmente lavorare alla preparazione del personaggio. E’ un’esperienza che mi arricchisce immensamente, ogni volta. Vado a studiarmi tutto della sua vita, del suo passato, delle sue emozioni, per immedesimarmi meglio in lui e poterlo rendere più vero e credibile agli occhi di chi mi guarda.

 

Alla luce del tuo lavoro da scrittrice o meglio poetessa, è stata pubblicata una raccolta di poesie  dal titolo “Introspettiva”, da cosa nasce l’ispirazione per le poesie in essa contenute e soprattutto l’idea del nome? 

Un anno e mezzo fa ho attraversato un momento molto riflessivo in cui ho avuto la possibilità di soffermarmi su me stessa e la scrittura per me è stata una importante valvola di sfogo.  Quando, a freddo, ho messo insieme tutto ciò che avevo scritto, mi sono stupita di me stessa. E’ stato in quel momento che ho deciso di pubblicare i miei versi, intitolando il libro per cosa è in realtà, un’introspettiva. Introspettiva nasce come esortazione a guardarsi meglio dentro per accettare e convivere con le proprie fragilità. Leggendosi con più attenzione, ogni persona potrà scoprirsi e ri-scoprirsi.

 

In quale fra tutte queste poesie senti che è maggiormente contenuta l’essenza della tua vita?

Sicuramente nella poesia numero uno, “La zucca”. In quei versi per me è il riassunta la meraviglia della creazione, la gioia della vita, e l’importanza delle piccole cose che ci circondano.

 

 Hai mai considerato l’idea di poterla trasporre in una serie di cortometraggi in modo da poterne costituire un filma episodi?

Non ancora, ma è un’idea veramente interessante.

 

foto di :  michele falorni

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