GEORGIA VIERO, DA CONDUTTRICE SU SKY A SPEAKER RADIOFONICA

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foto di :Michele Simolo

 La conduttrice si racconta a   Daminano Conchieri

 In che modo ti sei avvicinata al mondo della televisione e della conduzione televisiva e radiofonica?

In diversi momenti. Diciamo che prima ho iniziato nella moda e poi essa- attraverso uno spot pubblicitario- mi ha introdotto in questi ambiti. Pian piano sono entrata a far parte di agenzie e sono arrivata a fare belle esperienze in fiction di successo come- tra le altre- ” I Cesaroni” e ” Un medico in famiglia”. Non ho mai smesso di studiare, di applicarmi e di fare provini su provini. Ed è così che pian piano sono arrivata a fare belle conduzioni sia televisive sia radiofoniche. Ricordo con immenso piacere la mia co-conduzione del “Processo di Biscardi” accanto al mitico Aldo, questo a livello televisivo, metre a livello radiofonico il mio percorso è iniziato grazie al carissimo Alessio De Silvestro presso Radio Bimbo. Ora collaboro con Radio Centro Suono Sport FM 101.500 dove posso parlare di sport che è uno degli argomenti che amo di più.

Il programma televisivo o radiofonico cui ti senti più legata?

“Un derby lungo un anno” con Ennio Abbondanza e Massimo D’adamo, colleghi che stimo tantissimo e con i quali mi trovo molto bene e che mi stanno aiutando a crescere molto, questo per quanto concerne la radio. Per quanto riguarda la tv- invece- il programma al quale sono in assoluto più legata è il

“Processo di Biscardi” dal momento che è stato proprio Aldo a farmi capire che era la conduzione- soprattutto quella televisiva- la mia strada. In più mi ha avvicinata in maniera più tecnica al mondo del calcio che prima vivevo solo da tifosa, in particolare della Lazio.

Qualche commento sulla carriera recitativa in film e fiction ed in quale di queste ti sei sentita più realizzata?

Dico che recitare è tostissimo e che ci vogliono anni e anni di studio e che non si finisce mai di imparare.

Devo inoltre aggiungere che ho sempre interpretato ruoli medio- piccoli che però mi hanno lasciato sicuramente delle cose molto positive oltre che delle simpatiche esperienze. Comunque come film al quale sono più legata è ” Cronaca di un assurdo normale” di Stefano Calvagna in cui interpreto l’ agente Beatrice Molinari che è una donna un po’ schizzofrenica, quindi molto lontana da me dal momento che io sono una tipa decisamente pacifica. Ed è per questo che mi è piaciuto molto interpretarla. E poi per quanto riguarda le fiction ti direi ” Don Matteo”perchè sul set c’era Terence Hill perchè mi ha fatto un immenso piacere conoscerlo oltre al fatto che il mio ruolo- quello di Fabiana- era davvero molto carino.

Vista anche la tue esperienza in teatro, credi che tale esperienza si possa legare in qualche modo anche alla conduzione televisiva?

Beh il mondo del teatro è molto lontano dalla conduzione teleivisva, e diciamo che sono due cose completamente slegate. Ma essendo io abbastanza curiosa cerco di navigare in mari diversi tra loro che però non si mischiano mai. Comunque sia, l’ esperienza teatrale è stata molto bella, tosta e intensa dal momento che il teatro ti assorbe davvero tanto e sicuramente lo fa di più di una conduzione che è qualcosa di più soft. Tuttavia ammetto che, pur essendo così diversi tra loro, mi affascinano entrambi.

Mai contemplata l’idea di tenere una regia cinematografica o teatrale di qualche tua futura produzione o per conto di qualche produttore?

Assolutamente sì, e ti rivelo che ho avuto pure l’ idea di un cortometraggio ma sono scoraggiata per via dell’ iter burocratico che comporta. Poi ho ideato un format e – chissà- se arrivano i contatti giusti ” mai dire mai nella vita”, no?

Progetti futuri?

Sicuramente legati al mondo del calcio, quindi tanta tv e tanta radio. Ma sono aperta anche a conduzioni che non riguardano per forza di cose il mondo dello sport.

Poi voglio proseguire la mia attività di imprenditrice del mio Bed and Brekfast che gestisco insieme al mio compagno. E questo lavoro mi dona molta serenità e tranquillità interiore.

 

 

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