CI STANNO ALLESTENDO UNA SOCIETA’ DI TOLLERANZA, COME LE VECCHIE CASE DI UNA VOLTA di Danilo Bonelli

E’ sempre più evidente che ci stiamo avviando verso la costruzione di una società tollerante soltanto nei confronti del diverso perchè chi è un individuo semplicemente normale ed osa esprimere il proprio disagio sociale viene immediatamente messo alla gogna come razzista, fascista o direttamente delinquente.

Ne abbiamo avuto un esempio nel caso degli abitanti di Torre Maura che – per essersi ribellati al sotterfugio dell’invio notturno nel loro quartiere di una settantina di rom – sono stati additati al disprezzo nazionale con le peggiori qualifiche, tra le quali perfino quella di “brutti” da parte di un esponente del PD.

Ma solo pochi giorni prima si era assistito allo stesso clima da caccia alle streghe nei confronti del Congresso mondiale delle famiglie di Verona i cui organizzatori e partecipanti sono stati tacciati di oscurantismo medioevale.

E se tiravamo un respiro di sollievo per aver storicamente scampato la dittatura del proletariato di bolscevica memoria, ecco che il futuro che ci si prospetta è quello della dittatura della diversità.

Papa Bergoglio ha piegato a questo fine perfino la parola, ammonendoci che è disdicevole usare il termine immigrato perchè dovremmo dire persona immigrata. Il lavoro legislativo è quasi diventato un discount dei diritti civili su larga scala all’insegna del motto commerciale “la diversità è un valore”…..ed allora è partita la campagna delle agevolazioni per immigrati, profughi, genitore 1 e 2, gay, transex ed in genere per tutti gli appartenenti a categorie falsamente ritenute deboli ma che in alcuni casi costituiscono lobby potentissime ed influenti.

Non so se chi parla di tutela delle diversità sia consapevole di riconoscere implicitamente l’esistenza in parallelo della tanto aberrata normalità, esecrata come oscurantista negazionismo di un presunto diritto di ciascuno di uscire dai ranghi dell’ordine civile e sociale….ma qui sorge una domanda : ma chi tutela la normalità delle persone comuni ?

L’interrogativo resta senza risposta….ed allora dovremo attrezzarci per pensarci da soli, in primo luogo imparando ad usare con razionalità la civilissima arma del voto.

di Danilo Bonelli

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