COMUNICATO STAMPA Siracusa, servizi a supporto del comune, lavoratori part time e ditte esterne: caos e incertezze dall’attuale Amministrazione Civico 4 chiede un’inversione di rotta

Siracusa, 20 luglio 2021. “Incomprensibili scelte dell’attuale Amministrazione comunale stanno frenando la
strada di ripartenza della vita sociale e delle iniziative culturali”.
A puntare il dito contro la Giunta Italia è il “movimento Civico 4”: “è noto – spiega il movimento – che le
associazioni del territorio non hanno potuto usufruire del palco comunale perché, nell’ambito dello
“spezzatino” dei servizi di supporto al Comune, l’attività di montaggio e smontaggio palchi non è ancora
andata in gara”.
“La “macelleria sociale” – dice il leader, Michele Mangiafico – cui ha dato vita l’Amministrazione comunale
continua a dare i suoi frutti (marci) anche nell’ambito di un altro dei servizi a supporto, quello relativo al
cosiddetto “portierato”, dove la scelta discutibile di aprire la gara anche alle agenzie di vigilanza ha
determinato il rischio di affidamento di una commessa a poco più di cinque euro l’ora. Gli effetti delle
iniziative politiche dell’attuale classe dirigente “smascherano” ulteriormente la visione classista che governa
la città: quindici lavoratori, in questo caso, tra precariato, incertezze e povertà”.
“Civico4”, a conclusione della gara che ha riguardato l’affidamento del servizio dei tributi, che impiega
trentacinque persone, manifesta più di una perplessità, sciogliendo la riserva manifestata in occasione del
comunicato trasmesso alla stampa lo scorso 27 aprile, a gara in corso. “Dall’esclusione dell’azienda – spiega
Mangiafico – che erogava il servizio per mancanza di requisiti (a quale titolo, allora, lo avrebbe erogato fino
al momento della gara?) all’aggiudicazione col minimo ribasso, le notizie acquisite nutrono la sensazione
dell’ennesimo tortuoso percorso amministrativo che alimenterà il clima di demotivazione già abbondante
all’interno della platea dei lavoratori impiegati. “Civico4” nel corso della settimana ha acquisito i verbali di
gara per uno studio più analitico di questa vicenda. Nutriamo delle riserve, a valle di quanto letto, anche sul
mancato possesso da parte dell’azienda vincitrice dell’iscrizione alla Camera di Commercio per i servizi
afferenti all’oggetto dell’appalto (vedi verbale n. 4 dell’08/02/2021)”.
Delle novantotto persone occupate nell’ambito della formula “multiservizi” che precedeva le iniziative
assunte da questa Amministrazione comunale con il cosiddetto “spezzatino”, ventisei restano ancora nel
limbo nutrito dalla soppressione del servizio di bus navette e dall’indolenza con cui il Comune ha affrontato
fino a questo momento i servizi legati alle manutenzioni, alle affissioni e de-affissioni e al montaggio e
smontaggio dei palchi. A valle di tutti questi insuccessi, mini-gara per mini-gara, a valle della caduta delle
tutele salariali e dei livelli occupazionali, chiediamo all’Amministrazione comunale anche una
rendicontazione economica dei costi: a quanto ammontava sulla casse del bilancio la formula “multiservizi”e quanto spendono oggi i cittadini sommando quella decina di appalti e ampliamenti di servizi esistenti che
sono andati a sostituire l’appalto unico?
La crisi delle 98 unità dei servizi a supporto dell’Amministrazione si unisce alla vertenza delle 281 impiegate
part-time. Tre mesi fa ebbe inizio un tavolo di confronto tra le forze sindacali e la classe dirigente che oggi
governa la città, dopo il nostro intervento che il 15 aprile 2021 denunciava che nessuno dei due milioni di
euro risparmiati dall’ente tra il 2020 e il 2022 fosse stato utilizzato a sostegno dei lavoratori part-time.
“Quali impegni – si legge nella nota del movimento – ha assunto l’Amministrazione comunale sui temi della
trasformazione dei contratti da part-time a full-time, dell’aumento delle ore lavorative e dell’adeguamento
dei livelli dei lavoratori alle mansioni che effettivamente svolgono a servizio dei cittadini rispetto alla
categoria “B” in cui sono inquadrati? Nessuno. Potremmo utilizzare la metafora della “melina” per
descrivere la formalità degli incontri convocati fino ad oggi dall’Amministrazione comunale, che nel
frattempo ha pensato solo a stabilizzare i propri dirigenti e siamo a conoscenza del fatto che qualche sigla
sindacale abbia anche assunto più di recente la decisione di “abbandonare” la delegazione trattante”.
Se Atene piange, Sparta non ride. La condizione delle quattrocento persone impiegate tra part-time e
servizi di supporto non esclude difficoltà e disagi nella macchina amministrativa costituita dal personale a
tempo pieno. Anzi, li alimenta. Come nel caso del servizio anagrafe, per fare un esempio, che ha visto in
questi giorni i cittadini vagare per il territorio alla ricerca di una sede aperta dove rinnovare in tempi
ragionevoli la carta d’identità, a causa del numero crescente di circoscrizioni chiuse e personale non in
servizio. “Civico4” ha raccolto più di una testimonianza dello stato di caos in cui è piombata l’organizzazione
dei servizi cittadini.
Probabilmente, l’incertezza non manca anche tra le più grandi ditte appaltatrici dei servizi comunali.
All’interno dell’appalto dei rifiuti urbani, nonostante l’investimento in nuove risorse umane effettuato negli
ultimi mesi, la città resta sporca e il problema delle discariche a cielo aperto irrisolto. “Civico4” chiede, per
un appalto i cui costi non sono mai scesi, nonostante la differenziata, di avere una città più pulita e un
servizio meglio organizzato, tornando al decalogo di interventi seri che abbiamo già avanzato
all’Amministrazione a più riprese.
“Civico4” sostiene: 1) il riconoscimento del fallimento della modalità degli appalti plurimi e l’iniziativa
amministrativa affinché scadenza di torni all’appalto “multiservizi”; 2) Il passaggio del personale part-time
a full-time con il riconoscimento dei livelli occupazionali corrispondenti alle mansioni svolte; 3)
l’applicazione del decalogo proposto in occasione delle quattro tappe del “Munnizza Tour” per una città finalmente pulita