Intervista Fabio Saccuzzo, un uomo vincente di Laura Gorini

Il gioco di squadra è la vera arma che ti permette di vincere le sfide quotidiane

È un uomo che sa il fatto suo Fabio Saccuzzo. Dottore commercialista, possiede anche una grande passione per il Cinema in nome della quale ha fondato la Today Entertainment Srl, società di produzione cinematografica catanese, insieme a Francesca Rettondini.

Fabio, dottore Commercialista esperto di Fisco e Società con studio a Catania e a Roma, revisore legale dei conti e sindaco in diverse società, oltre che titolare, insieme a Francesca Rettondini della Today Entartainment Srl, società catanese di produzione cinematografica. La domanda sorge spontanea: come riesci a fare tutto?

Il segreto è avere la passione per ciò che si fa. L’amore per il proprio lavoro ti porta a vederlo quasi come una mission, da portare avanti per raggiungere obiettivi sempre più importanti. E adesso questa visione e il conseguente vivere il mio lavoro li ho traslati nella produzione cinematografica.

Molti uomini di successo sostengono che il loro segreto è il gioco di squadra. È così anche per te?

Il gioco di squadra è la vera arma che ti permette di vincere le sfide quotidiane, mentre il segreto è quello di avere validi collaboratori e partner che ti accompagnano durante il cammino, senza i quali non si riuscirebbe a fare grandi cose.

Con quale criterio scegli i tuoi più fidati collaboratori?

Non accetto raccomandazioni e già questo mi permette di selezionare il personale sulla base di precisi parametri anche comportamentali. Inoltre la dedizione alla causa rappresenta il must, perché una collaborazione valida si possa definire tale.

Ma che cosa significa realmente collaborare con qualcuno?

Condividere idee ed emozioni legate al lavoro e poi alla vita di tutti i giorni, quindi creare un’intesa perfetta per analizzare le situazione con una visione comune.

Sovente si dice che collaborare significhi anche condividere qualcosa. Ma oggigiorno siamo ancora in grado di farlo, al di là della condivisione sui Social?

Io per definizione sono un anti social; mie piace convivere le emozioni dal vivo, in linea diretta. E, forse, è proprio questo che rappresenta la mia ancora di salvezza.

A proposito, tu che rapporto hai con essi e con la tecnologia in generale?

Sono ovviamente legato alla tecnologia per forza maggiore, perché il mio lavoro da commercialista me lo impone: tutto è collegato a moduli software. Tuttavia posso definirmi un vero amante della carta e della penna.

Il Cinema tra l’altro sta dirigendosi sempre più su una forma di digitalizzazione e sulla sua usufruizione su piattaforme streaming. Credi che sia questo il suo più potente futuro?

È inevitabile che il mondo del Cinema volga verso un’ estremizzazione della tecnologia e da quello non si può prescindere.

Come produttore cinematografico hai mia pensato di dedicarti con qualche lavoro a Netflix?

Loro in questo momento rappresentano l’optimum delle produzioni e della qualità dell’offerta; pensare di collaborare con dei giganti simili è parecchio stimolante e vi anticipo che qualcosa nel prossimo futuro pare si possa realizzare.

Quale credi che sia il suo maggior punto di forza?

La severità e la precisione nella determinazione di parametri e standard di progetto.

Tra l’altro oggi molti grandi attori sono indiscussi protagonisti di alcuni film e di alcune serie trasmesse su questa piattaforma. È forse questa l’ennesima prova che sia questa tipologia il futuro? O meglio, già il presente?

Penso che il futuro sia già arrivato. Queste piattaforme hanno riscritto le regole dell’offerta cinematografica.

E magari tra di essi ci saranno i premiati della nuova edizione di un importante Premio che hai ideato in collaborazione con la tua società… Puoi raccontarci qualche cosa al riguardo?

Questo è un lavoro che lasciamo fare alla nostra Academy che sta lavorando anche ora a riguardo. Ne sapremo e saprete di più tra fine Agosto e inizio Settembre. Tuttavia vorrei sottolineare, per dovere di cronaca, che bisogna dare il totale merito della creazione del premio alla mia socia Francesca Rettondini, che ormai giunta alla ottava edizione, è riuscita a dar vita ad una manifestazione che oggi risulta essere tra le più importanti nel settore e presente alla mostra internazionale del Cinema di Venezia. Io poi ho cercato di dare anche il mio contributo.