Melinda Miceli intervista Gian Luca Gori

Gian Luca Gori di Firenze, trader e poeta. Una presentazione del suo personaggio al pubblico?
Buonasera, carissima dott.ssa Melinda Miceli, sono Gian Luca Gori, mi occupo di immobili, di mercati finanziari e di formazione, e poi, per diletto, anche del lato artistico e poetico. Ho 56 anni e il mio lavoro oltre agli immobili è la formazione nell’ambito della finanza comportamentale, ma le mie passioni sono effettivamente due, finanza e poesia.
Ringrazio il mio critico d’arte e direttore artistico lei, d. ssa Melinda Miceli che mi ha introdotto nel suo movimento artistico letterario, nei suoi cataloghi tramite il Premio Giotto, la stampa e la Tv, sono riuscito a farmi notare come artista. La Sua operazione di creare una visibilità al Gian Luca Gori economista e poeta è stata conseguita. Mi hanno infatti chiamato per varie trasmissioni e sono già stato ospite di “A tutto Gol” su Toscana Tv. Grande ed efficace la sua strategia”.
Come si lega questo inedito connubio finanza e poesia? Lei è anche autore di un libro sulla Finanza Comportamentale.
“Sono due cose apparentemente distanti. A tal proposito citerei, con una punta di presunzione e di orgoglio, Ezra Pound, a mio parere il più grande poeta del Novecento, un valente e grandissimo economista, una figura che coniuga in binomio di grande valenza finanza e poesia, in contemporanea. Sono autore del testo Finanza comportamentale, perché è questo l’argomento cardine su cui si costruiscono tutte le altre dinamiche finanziarie”.
Lei è un grande economista ed esperto di finanza ci spieghi la sua filosofia personale.
Lavorare sui mercati finanziari significa occuparsi della gestione dei propri risparmi:  i mercati sono il luogo virtuale dove si scambiano titoli, fondi, materie prime, etc. etc.  Approcciare ai mercati, in quanto compito delle banche centrali, quindi rimane solo il fine di prendere soldi a qualcun altro. Peranto devo offrire un servizio in cambio di denaro o devo vendere qualcosa in cambio di denaro. Durante gli ultimi periodi nefasti per la pandemia, i mercati non si sono fermati, in quanto esistono queste due spinte: la paura e l’avidità. I prezzi hanno continuato ad oscillare come sempre e quando le nostre care azioni o i nostri cari titoli di stato sono scesi si è ingenerata paura. Tuttavia il mondo finanziario è più vasto e più complesso, e ciò che va via da una parte rientra dall’altra; imercati non conoscono sosta ed oscillano sempre.
Eppure il prezzo della nostra casa non lo vediamo, ma anch’esso oscilla e si è abbassato di tanto, ed essa ci appare, per così dire “sicura” e ci fa stare tranquilli.
Quali le sue iniziative future?
Continuare ad implementare e migliorare i miei sistemi di trading e ad occuparmi del settore letterario, cercando di scrivere qualche canzone come paroliere. Non è facile in quanto bisognerebbe partire dalla musica e poi inserivi le parole, ma io mi trovo nella impossibilità di farlo. Diciamo che un poeta non è sempre anche un paroliere, mentre un paroliere è quasi sempre anche un poeta.
D.ssa Melinda Miceli critico d’arte