Premio Torre Normanna di Roccaromana alla Scrittrice Melinda Miceli

Nel suggestivo scenario di Roccaromana, dove il tempo sembra indugiare sulle pietre antiche e sul respiro della memoria collettiva, si è svolta ieri l’attesissima edizione del Premio Torre Normanna di Roccaromana. L’evento, emblema del Principato Turistico di Roccaromana, ha saputo ancora una volta coniugare lo spirito dell’arte e della cultura con l’etica del dono, sotto l’egida dell’Associazione delle Opere Caritatevoli, cui il Principato è intimamente connesso.
Una giornata sospesa tra emozione e riflessione, che ha visto convergere nella cittadina campana personalità illustri, artisti e custodi della tradizione, in un convivio nobile non di sangue, ma di spirito. Fulcro dell’evento è stato il “principe” Paolo di Giovine di Roccaromana, figura carismatica e incarnazione dell’ideale cavalleresco contemporaneo. Il suo apparire in frac, impreziosito dalle numerose onorificenze conquistate nel tempo, ha evocato la dignità delle antiche corti, restituendo alla platea il senso perduto della cerimonia come rito civile e morale.
Con affetto e gratitudine, si cita la premiazione della Dott.ssa Melinda Miceli con il Premio Internazionale Torre Normanna di Roccaromana con la seguente motivazione: “Per l’eccellenza del suo pensiero critico, per il suo stile inconfondibile, testimone autorevole dell’estetica del nostro tempo”.
Presente il maestro araldico Marco Pilla, voce autorevole dell’araldica italiana e cerimoniere d’eccellenza.
Ospite d’onore, e vera epifania dell’arte italiana contemporanea, è stato lo scultore Gino Rispoli, autore delle magnifiche opere che hanno reso il premio ancor più simbolico e tangibile. Le sue sculture, veri talismani di bellezza e significato, hanno ricevuto ammirazione unanime; tra esse, una raffigurante lo stemma di Paolo di Giovine, donata in segno di stima e comunione d’intenti. A lui è stato conferito dal Critico d’arte Melinda Miceli la targa prestigiosa International art Prize Giotto 2025, sezione scultura.
È doveroso ricordare che il Principato Turistico di Roccaromana non si configura come entità nobiliare nel senso ereditario del termine, ma come istituzione etica e culturale, custode dei valori primordiali di altruismo, arte, memoria e tradizione. In questo contesto, ogni cittadino che si adopera per custodire il patrimonio immateriale della propria terra si fa, a suo modo, nobile d’azione, di pensiero, di cuore.
Il clima di festa ha abbracciato ogni istante della giornata, tra note musicali, parole ispirate e gesti solenni, suggellando la vocazione di Roccaromana a essere crocevia di identità e fucina di nobili ideali.
Un sentito ringraziamento va al Sindaco Pelosi e all’intera Amministrazione Comunale, al Consigliere Regionale Zannini, al Sindaco di Limatola, Dott. Parisi, al sacerdote di Roccaromana Don Marcello e agli sponsor dell’evento, tra cui si distinguono Sunnit e il Gruppo Rinaldi. Un plauso speciale al Presidente dell’Associazione Torre Normanna, Passaretti, alla Legambiente di Pietramelara e alle numerose associazioni che hanno reso possibile la manifestazione.
Si ringrazia la Famiglia Zeppetella, testimone silenziosa e presente, e a tutti gli ospiti e amici del Principato.
Il Principato Turistico di Roccaromana continuerà ad essere baluardo di un umanesimo attivo, dove la nobiltà non si eredita, ma si conquista nel culto della bellezza, nella fedeltà alla cultura e nell’attenzione verso il sociale.
Dott.ssa Melinda Miceli Critico d’arte

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