Intervista all’autrice siciliana Chiara Taormina, poetessa per amore di Laura Gorini La scrittura è un rifugio, ma anche una forma di resistenza

Ha deciso questa volta di stupirci e di emozionarci con una raccolta poetica intitolata Il merlo e la luna la splendida autrice siciliana Chiara Taormina. Qui è palpabile il suo immenso amore per la Trinachia, oltre che per la vita e Madre Natura.

Chiara, nella tua raccolta di poesie, c’è il grande amore per la tua Sicilia. Che cosa ami particolarmente della tua terra?

C’è un legame viscerale tra me e la mia Sicilia, fatto di luci abbacinanti, di vento caldo che sa di mare e di pietra, di storie antiche che si intrecciano nelle strade e negli sguardi della gente. Amo la sua bellezza aspra e struggente, il suo essere terra di contrasti, di ombre e di bagliori. Nella mia scrittura, la Sicilia non è solo uno sfondo, ma un’anima che respira attraverso le parole.

Molti giovani lasciano il Sud ‘D’Italia e il nostro Paese in linea generale per cercare fortuna altrove. Da mamma sei spaventata da ciò?

Molti giovani lasciano il Sud e l’Italia per cercare fortuna altrove, ed è una realtà che tocca profondamente. Da madre, il pensiero che un domani mio figlio possa dover partire per trovare opportunità mi inquieta, ma so che ogni viaggio porta con sé crescita e nuove possibilità. La speranza è che le radici restino forti, anche a distanza.

La paura come la vinci? La scrittura ti aiuta in qualche maniera in tale direzione?

La paura si vince affrontandola. La scrittura è un rifugio, ma anche una forma di resistenza: aiuta a dare un nome alle inquietudini, a trasformarle in storie, a renderle meno opprimenti. Mettere nero su bianco le emozioni le rende più comprensibili, più gestibili.

Credi che esista una forma di paura positiva? Alcuni sostengono che ci aiuti a essere prudenti. Tu che ne pensi?

Credo che esista una paura positiva, quella che ci spinge a essere vigili, a non sottovalutare i pericoli. Ma c’è anche una paura paralizzante, che ci impedisce di osare. La differenza sta in come la usiamo: può essere un freno o una spinta.

E il coraggio? Oggi esiste ancora o è caduto, metaforicamente parlando, sotto massi polverosi della nostra mente?

Il coraggio esiste ancora, ma spesso è soffocato da abitudini, convenzioni, paura di sbagliare. È più facile rimanere nell’ombra che esporsi. Eppure, ci sono ancora persone che lottano, che credono, che si mettono in gioco nonostante tutto. Il coraggio è un atto di volontà, una scelta quotidiana.

L’artista e lo scrittore in particolare è un essere coraggioso?

Il coraggio esiste ancora, ma spesso è soffocato da abitudini, convenzioni, paura di sbagliare. È più facile rimanere nell’ombra che esporsi. Eppure, ci sono ancora persone che lottano, che credono, che si mettono in gioco nonostante tutto. Il coraggio è un atto di volontà, una scelta quotidiana.

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