In ambito scolastico essere amato ed essere temuto dovrebbero camminare insieme ma non sempre è così. Noi ragazzi spesso amiamo l’insegnante che ci dà molta libertà e ovviamente non lo temiamo. Questo comporta da parte nostra meno impegno nello studio della materia dell’insegnante e un comportamento vivace in classe. Viceversa, se abbiamo timore di un insegnante siamo portati a rigare dritto ma quasi sicuramente lo amiamo davvero poco. Riflettiamo allora un attimo e facciamoci una domanda: qual è l’obbiettivo finale della scuola? Sicuramente portarci a diventare qualcuno in ambito culturale e umano. Sinceramente la vedo dura con insegnanti che danno troppa libertà agli alunni, credo invece che sia molto più semplice con insegnanti che si fanno temere. Attenzione! Non bisogna farsi temere terrorizzando gli alunni, mortificandoli o umiliandoli. Essere temuti significa sapersi fare rispettare ma allo stesso tempo rispettare gli alunni usando fermezza ma anche cuore e anima. Io personalmente ho amato e temuto un’insegnante. L’ho amata perché sapeva capirmi e leggermi dentro, l’ho temuta non perché ne fossi terrorizzata ma perché avevo paura di deluderla e quindi studiavo con impegno. La mia esperienza personale mi ha portato quindi a credere che essere amati e temuti è sicuramente possibile ma bisogna saperlo fare senza eccedere né in un caso né nell’altro. Se però è obbligatorio scegliere uno dei due io dico che sono d’accordo con Machiavelli: meglio essere temuti che amati.
Amanda II B
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