ROTARY PORDENONE – PRESENTATO IL LIBRO SANTAMARAVICCHIOTI SI NASCI

CRONACA DI UNA SERATA AL ROTARY CLUB DI PORDENONE – PRESENTATO AI SOCI IL LIBRO: “SANTAMARAVICCHIOTI SI NASCI” DI GASPARE VALENTI

La sera del 27 dicembre 2021, dopo il successo avuto a Roma alla Camera dei Deputati , presso la prestigiosa sede di Villa Revedin a Gorgo al Monticano il Rotary di Pordenone a cura del suo Presidente Giorgio Amadio è stato presentato, con altrettanto successo, ai soci tanti e tutti presenti, il libro del nostro concittadino Gaspare Valenti, dal titolo “ Santamaravicchioti si nasci” edito dall’Associazione Culturale di Lentini  “Il Libro – nuovi orizzonti per culture mediterranee”.

Relatore di prestigio Mons. Renato De Zan.

A noi, fà senso e colpisce non poco che l’opera prettamente siciliana e dal titolo così tanto locale, abbia avuto tanta calorosa accoglienza presso un Club Service di prestigio nazionale e internazionale , quali il Rotary di Pordenone.

La risposta che ci diamo è che l’opera scritta da Gaspare Valenti prevarica ogni limite e si rende e si è resa universale.

Ovvero tocca sentimenti, azioni, luoghi tradizioni che sono ascrivibili ad ogni cultura … come suol dirsi, dalle Alpi alle Piramidi.

La religiosità del libro che fa perno nella Provvidenza è insita e colpisce per la sua schietta ed onesta descrizione.

I luoghi citati e le persone sono riscontrabili ovunque, in tutte le Città e Paesi.

Sono personaggi comuni e diremmo anche “eroi dei nostri tempi”, persone che hanno scritto la storia degli esseri umani per lo più fatta da sacrifici, privazioni, amarezze ma anche di gioie, amore, passione e solidarietà sotto ogni latitudine, che hanno dato, magari senza saperlo, una forte spinta verso una società migliore, da poco uscita, è utile qui ricordarlo, da un difficile dopoguerra, educandoci al senso della famiglia, del vivere comune, della giustizia sociale e tanto altro ancora.

Ecco che allora l’opera diventa universale e non stupisce affatto la sua presentazione a Pordenone città del Nord Italia, dove il nostro autore esercita la professione di medico dentista, che non avrebbe apparentemente nulla da spartire con la Sicilia e con Lentini, come detto, ma che invece accomuna e unisce.

Sul retro del testo di copertina del libro abbiamo avuto l’onore e il piacere di presentare l’opera di Gaspare e non desideriamo quindi essere ripetitivi.

Il Presidente Giorgio Amadio: “Quando si legge un libro, ogni lettore scatena la propria immaginazione. In “Santamaravicchioti si nasci” invece, pagina dopo pagina, si riaccende la memoria e si rivive la propria vita nei sentimenti, nelle azioni, nei luoghi e nei profumi narrati dall’autore, tanto che si entra da lettore e si esce da protagonista.

L’autore racconta le proprie esperienze e non ha paura di mettersi a nudo, con il suo libro ha voluto consegnare l’amore per la sua Sicilia e le radici della storia di una città alle giovani generazioni, che spesso non sanno e non avrebbero più modo di sapere.

Ha colto però nello stesso tempo una realtà comune ai paesi di tutta un’Italia, da sud a nord, è uno spaccato temporale e sociale di quel periodo.

La storia di Gasparino non è da leggere come un’autobiografia, la sua storia non è altro che la storia di uno dei tanti ragazzini che, vivendo nelle strade e raccontando quartieri, profumi, feste cresceva e cambiava insieme al contesto in cui viveva….”.

Mons. Renato De Zan: “Quando il dottor Valenti mi ha detto se può leggere questo libro mi sono chiesto perché, a che titolo? In quanto di solito io leggo robe molto vecchie di 4000-5000 anni fa e mettersi a leggere un libro di questo genere mi sembrava qualcosa di strano, poi pian piano leggendo ho capito due cose la prima è questa, mentre lui scrive proprio in maniera naturale spesso fa cenno al Trascendente, allora ho capito il perché me lo ha dato, per vedere se c’era qualche errore ereticale; invece sono cose molto belle.

In questa visione chiamiamola così orizzontale e verticale c’è una specie di filo rosso che percorre tutto il libro e sotto questo profilo, scusate il paragone, di paragonare cose piccole a cose grandi, possiamo fare un paragone con il Manzoni, perché nel libro di Gaspare c’è anche questo filo rosso che si chiama Provvidenza.

Se voi leggete il testo, il testo porta a fare questa considerazione, a seguirlo, quasi ad approvare, si sente il bisogno di capire che la nostra vita è una vita che sembra totalmente in mano a noi, poi però ci sono frangenti della vita in cui comprendiamo che non tutto dipende da noi, e di noi, noi non possiamo fare sempre quello che vogliamo.

Questa Provvidenza, che legge i fatti della Storia e cerca di capire la vicinanza di questa realtà che ha promesso di essere vicino ai suoi ogni giorno fino alla fine del mondo, noi la possiamo cogliere in situazioni che direi possono essere classificate come “ridanciane”, perché Gaspare ha il dono di passare dal momento tragico, dal momento religioso al momento sorridente.

Leggere questo libro significa avere la disponibilità interiore di passare velocemente da uno stato d’animo ad un altro, non è un libro dove si entra con un atteggiamento di sentimento “x” e lo mantieni pe tutto il libro. No!

Devi essere giovane, devi essere capace di passare dal momento di fede al momento della memoria, al momento della dolcezza, dell’amarezza, dell’ansia e quant’altro.

Questo testo vi fa passare dalle cose serie, anche simpatiche, brani estremamente belli, a brani leggeri e pieni di ironia. Quindi andiamo sul serio e andiamo sul leggero, andiamo sul preoccupato, andiamo sul poetico; andiamo sul Trascendente, ma andiamo anche nei dispettucci che lui e i suoi compagni facevano, perché lungo il libro troviamo i dispettucci del dottor Gaspare Valenti quand’era picciriddu.

Nel libro sono inserite delle frasi e dei modi di dire siciliani, c’è il gusto di riportare frasi in dialetto. Ci troviamo di fronte ad un fenomeno moderno che ha avuto in Camilleri il capostipite, che ha istituito questa forma di scrittura dove l’italiano si mescola molto bene con il dialetto locale siculo, la stessa cosa la troviamo in Santamaravicchioti si nasci.

Chi legge queste frasi è veramente un ritornare alle origini, ma per me che sono folpo di Cordenons, leggere il dialetto mi hanno portato in un mondo che non è il mio, ho dovuto chiedere a Gaspare più di qualche volta delucidazioni.

È lui mi ha risposto con una battuta presa dal libro del Siracide, mi ha detto Don Renato non si possono tradurre certe cose, perché le cose scritte in lingua madre hanno un sapore diverso, più incisivo, più convincente di quando vengono tradotte in italiano. Certe frasi hanno un potere di incidere, naturalmente nel sentimento del lettore, in modo diverso di quanto potrebbero incidere se fossero scritte in italiano.

Ad una lettura complessiva del libro si sente molto profondamente il senso di famiglia, un senso di famiglia che non è solo il senso del papà, della mamma e dei fratelli, che si sono mostrati provvidenziali nella sua vita, ma il senso di famiglia degli amici sia nel fare i brigantelli giovani, sia nei dispettucci, sia invece nel divertimento sano, sia negli impegni di vario genere. Ma anche il senso di famiglia del quartiere che oggi abbiamo tristemente perso e che si sta lentamente sbiadendo.

Oggi la situazione sociale è di tutt’altro genere e Gaspare nel libro lo sottolinea.

Leggendo si sente un afflato religioso, perché si parla di interiorità, di sensibilità, di fede, ma Gaspare brillantemente è riuscito a non renderlo un libro clericale.

In definitiva leggere questo libro è stato splendidamente bello! “

A Gaspare i nostri migliori auguri restando in attesa della sua nuova ed imminente pubblicazione. Ad maiora Gasparino !

di Giuseppe Parisi

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