Il reportage fotografico di Sebastiano Cosimo Auteri sulla Matrix. Behind the windows

Pubblichiamo con grande piacere il Reportage fotografico dell’Artista Sebastiano Cosimo Auteri. Behind the windows definite foto d’autore dal Critico d’arte internazionale Melinda Miceli.

Sebastiano Cosimo Auteri fine art photographer, nasce nel centro storico di Catania nel’60. Behind the windows di Sebastiano Cosimo Auteri è la collezione di foto d’autore presentate a International art Prize Giotto ideato dal critico d’arte Melinda Miceli e svoltosi presso Villa Reimann Siracusa. La personale di fotografia ha meritato il primo posto nella sua sezione: “Per l’eccezionale elaborazione del bianco e nero sul tema figurativo”.

Intorno alla Matrix.Behind the windows Recensione del Critico d’arte Melinda Miceli

“Dietro le finestre un mondo surreale e fantastico, la pellicola evoca sensazioni del subcosciente che superano la barriera del mondo razionale. Elisa ogni preoccupazione estetica e morale, la luce è racchiusa dal reticolato metallico e prospettico della finestra e cade dall’alto per far evincere cercatori di legno; essi scalano bottiglie di vetro che racchiudono calle dai lunghi gambi. Il bianco/nero ne espande la visione con un color granding che traspare ed esalta il controluce. Immagine d’Autore molto suggestiva per rappresentare la ricerca continua di superare il mare della mediocrità in cui si è racchiusa la vita quotidiana. Il reticolato metallico come una matrix olografica è l’ostacolo da superare per vivere nell’infinito le altre dimensioni. Frutto di un’articolata illusione della mente, la figurazione di Sebastiano Cosimo Auteri ha chiari rimandi alla quotidiana trappola dell’esistere, legata all’apparire che ferisce il vero Essere biblico, anelante una libertà priva di condizionamenti materiali e spirituali. Nel racconto fotografico l’artista Sebastiano Cosimo Auteri, denuncia il passivo abbandonarsi alla Matrix, che tutto congloba e riporta a un ciclico ritorno di degenerazione senza memoria e Sapienza. Nel ciclo olografico del cosmo che va dalla natura morta, al vegetale, all’uomo, le sue “foto d’autore” mostrano un chiaro monito di avvertimento e di risveglio spirituale.Ecco quindi le sbarre delle finestre e i manichini di legno impediti a scalarle, eppure la luce, parzialmente filtra dall’alto e dà senso alla scalata e vita ai fiori. La luce come l’Arte deve far ravvedere e sconfiggere il Brutto che, per gli antichi Greci coincideva con il Male. La mercificazione di ogni sentimento, valore, aspirazione è qui rappresentata attraverso l’uomo manichino incapace di agire, intrappolato in un sistema raffigurato nel reticolato metallico. E in quella scalata mancata c’e’ tutto il parossismo e l’immobilismo del nostro tempo. Per Auteri nemmeno il metallo deve fermare la volontà evolutiva dell’uomo perché egli è un attore divino nelle vesti umane”.