ALDO MORO AGGUATO VIA FANI – PER RICORDARE LE VITTIME

Riceviamo e pubblichiamo:

SEMPRE IN DIFESA DELLA LIBERTA’ CONTRO LA VIOLENZA TERRORISTICA: parole dettate da ragazzi della Scuola Media Giuseppe Mazzini di Messina
Il Movimento “Nuova Presenza Giorgio La Pira” annualmente promuove nella città peloritana la commemorazione della strage di via Fani, in cui furono trucidati il Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Oreste Leonardi, l’appuntato dei Carabinieri Domenico Ricci, il vice brigadiere di Pubblica Sicurezza Francesco Zizzi, l’agente di Pubblica Sicurezza Giulio Rivera e l’agente di Pubblica Sicurezza Raffaele Iozzino, componenti la scorta dell’insigne statista, On. Prof. Aldo Moro, poi rapito.

Alla semplice cerimonia svoltasi in Piazza Unione Europea era presente una folta delegazione di studenti della scuola media Mazzini, accompagnata da alcuni genitori e dalle insegnanti prof.ssa Tiziana Marchese prof.ssa Lilla Campanella.

Dopo un breve intervento di Calogero Centofanti, lo studente Arrigo dopo aver letto un pensiero sul triste doloroso evento insieme al suo compagno di classe Carletti ha deposto un serto di fiori alla base del monumento ai caduti.

Alla cerimonia hanno presenziato il Primo Cittadino Dott. Federico Basile, nonché i Magistrati dott.ssa Alessia Smedile e Lia Silipigni, il Maggiore Marcello Savastano in rappresentanza del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Messina, il Luogotenente Comandante della locale Stazione dei Carabinieri Arcivescovado, Gaetano Ilacqua, il Tenente della Guardia di Finanza Sabatino Battaglia in rappresentanza del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, In rappresentanza dell’Associazione Nazionale Cavalieri di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana il Cavaliere di Gran Croce Avv. Giorgio Mirti della Valle, rappresentanze, con il proprio Labaro, dell’A.N.P.S. (Associazione Nazionale Polizia di Stato) con il proprio Presidente Dott. Prof. Renato Milazzo e numerosi soci, la Federazione di Messina dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al Valor Militare con il proprio medagliere di 32 Medaglie d’Oro al Valor Militare con il Ten. Col. GdF (Ris) Letterio Sciliberto, appositamente delegato dal Presidente e l’alfiere Valentino Mento.

Al termine è stato rilasciato ai meritevoli studenti presenti un attestato di partecipazione come ringraziamento per la loro sensibile attenzione dimostrata in questa circostanza rievocativa.

Calogero Centofanti – Coordinatore “Movimento Nuova Presenza Giorgio La Pira”

NOTA DI REDAZIONE:

L’agguato di via Fani (o strage di via Fani) fu un attacco terroristico compiuto da militanti delle Brigate Rosse il mattino del 16 marzo 1978 in via Mario Fani a Roma per sequestrare Aldo Moro, importante esponente politico della Democrazia Cristiana, uccidendo tutti i componenti della sua scorta. Il sequestro durò 55 giorni e si concluse con il ritrovamento del cadavere di Moro nel bagagliaio di una Renault 4 rossa in via Michelangelo Caetani.

Linda Di Benedetto su Panorama scrive:
Oggi quasi tutti i brigatisti coinvolti conducono una vita appaentemente normale, liberi di muoversi e persino godere di una certa fama mediatica. Alcuni si sono reinseriti nella società, intraprendendo nuove attività lavorative o collaborando con istituzioni e organizzazioni, come Adriana Faranda invitata lo scorso febraio ad un incontro con la diocesi di Roma della Pastorale carceraria, insieme alla figlia di Aldo Moro , Agnese o Franco Bonisoli che oggi si dichiara amico dei familiari delle vittime, altri invece non sono mai stati arrestati.

Un destino simile a quello dei terroristi neri, facce della stessa medaglia, e che vede personaggi come Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, condannati per la strage di Bologna oggi liberi e attivisti per i diritti dei detenuti.

La loro presenza nella società , nonosante il passato criminale se da un lato, è considerata un segno di apertura nei confronti della possibilità di reinserimento sociale e di rieducazione degli individui, anche di fronte a gravi atti politici, dall’altro come abbiamo visto con la morte della Balzerani, suscita sentimenti di ingiustizia e risentimento sia nell’opinione pubblica che tra i familiari delle vittime…