ITALIA : " ABBIAMO UN PROBLEMA… I NOSTRI PARLAMENTARI SONO USURPATORI ? "

Per il Periodico Informa Sicilia. Articolo di: Giuseppe Parisi

^^^^^^^ Quarantatre anni fa, alle 22:08 del 13 aprile 1970 ora di Houston (le 3:08 del mattino del 14, ora di Greenwich) Jack Swigert pilota del veicolo spaziale Apollo 13 premette il mike di trasmissione della radio di bordo e disse: “Okay, Houston, we’ve had a problem here”, ossia “OK, Houston, qui abbiamo avuto un problema”.
La frase “Houston, abbiamo un problema” che annunciò il disastro (la rottura per sovra pressione di un serbatoio d’ossigeno li aveva infatti privati di gran parte delle risorse necessarie per sopravvivere) è passata alla storia. Il veicolo si trovava a 321.860 chilometri dal nostro pianeta più o meno diciamo noi, alla distanza che separa oggi la politica dalle esigenze dei cittadini i quali stanno annunciando in questi giorni a causa di sovra pressione fiscale, all’euro forte e contro il ceto politico dominante che non ci sono più le risorse necessarie per sopravvivere, altro che pagare le tasse ormai oltre il sopportabile.
Insomma i serbatoi dell’ossigeno si sono rotti.
Ma a questi “Signori” che sono stati dichiarati fuori legge dalla Consulta non pare, che la cosa interessi molto, tanto poltrone, potere e i loro emolumenti sono ben saldi e ben ancorati e ben tutelati dalle leggi e leggine che si sono fatti loro, i dichiarati illegittimi, nel corso del tempo. A “questi qua” piace giocare alla fiducia, loro che sono stati sfiduciati dalla Corte Costituzionale o a fare moina con le primarie incassando due euro a voto meno che pensare agli italiani che ogni giorno devono guardare nei cassonetti per sopravvivere, andare alla Caritas per un pasto caldo e che si suicidano sempre di più ogni giorno. Per certi mass-media asserviti al potere, fa invece clamore un cittadino che incendia una banca che non gli concede un prestito mentre si dissolve nel nulla l’esigenza degli imprenditori che dalle banche ricevono solo un “niet!”. Ecco questi sono i tempi.
I blateratori da anni sono a favore dei giovani, da anni hanno promesso mari e monti per tutti, pane, lavoro, certezze e sicurezze per il bene degli italiani e dell’Italia. Hanno blaterato dai pulpiti che avrebbero abbassato il cuneo fiscale, aiutato le imprese, alleggerito le tasse, favorito le assunzioni facilitando le imprese che assumevano… addirittura ce ne è stato uno il più temerario di tutti gli altri, che aveva detto: … “con l’euro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo un giorno di più”. E infatti ce ne siamo accorti tutti di questo tanto che se non fosse cosa seria ci metteremo oggi a ridere invece di piangere. A costoro diciamo con chiarezza che una sola cosa sono stati ben capaci di abbassare e sono i nostri pantaloni.
I loro “cunei fiscali” sono calati potenti eccome se sono calati. Ci hanno stuprato senza neanche usare una tacca di burro o anche un semplice sputo. Ma non è colpa loro è la situazione internazionale finanziaria. Così ci hanno fatto credere inebriandoci di spread, di debito pubblico, di percentuali a salire e scendere a curve, ascisse e ordinate di quote, al necessario pareggio di bilancio ultimo ma non certamente l’ultimo degli atti “delinquenziali” che saranno consumati in spregio alla Costituzione e ogni altro atto, che nasconda la loro imperizia e la loro colpa grave di non aver saputo amministrare l’Italia tanto da aver dovuto abdicare recentemente a un governo tecnico che di tecnico aveva ben poco essendosi poi trasformato in un partito a capo lo stesso professor Monti nominato a priori della sua “salita in politica” , senatore a vita per meriti speciali (?). Ecco questa è anche Italia! Ma quanto ci costa tutto questo! Quanto costa “questa” politica? E qui casca l’asino… “una patrimoniale” ovvero una vera e propria fortuna costituita da miliardi di Euro e il bello, si fa sempre per dire, che la Corte dei Conti solo dopo vent’anni si accorge che “questi qua” sono dei ladroni e che non dovevano permettersi di prendere con le idrovore i soldi dalle casse dello Stato.
Vent’anni per accorgersi di questo! La consulta è stata più veloce, solo otto anni per dire che il “porcellum” è anticostituzionale, che il premio di maggioranza è incostituzionale e che gli elegibili devono essere scelti dal popolo sovrano. Noi l’avevamo detto dal giorno della pubblicazione sulla G.U., ma noi siamo noi e la consulta è la Consulta, vuoi mettere? Ma “questi qua” che fanno? Invece di incassare il colpo e dimettersi per opportunità morale e politica portando l’Italia al voto, rilanciano. Invece di chiedere scusa la popolo italiano e puntare dritto a nuove e legittime elezioni dicono che sono legali, che nulla è cambiato, che non se ne vanno a casa perche’ non è il momento giusto e che ci solleveranno dai guai con le riforme e altro ancora.
Tutti sapevano del “porcellum” e tutti volevano fare una nuova legge ma otto anni sono pochini. Sono talmente occupati nell’affermare queste amenità con spavalderia senza uguali che non si stanno accorgendo di quello che sta accadendo in Italia. La gente comune, il popolo sovrano, non ne può più, scappa alle logiche dei partiti a cui non crede ulteriormente e autonomamente scende in piazza a dimostrare.
Mentre il Sig. Ministro dell’Interno pro-tempore, Alfano, del Nuovo Centro Destra, vuol far usare contro gli Italiani che osano manifestare il manganello di buona memoria; manca l’olio di ricino ma solo perché costa. Se si vuole controllare il popolo sovrano con manganello e lacrimogeni siamo arrivati davvero al fondo di questa Repubblica che non regge più eche ogni giorno “questi qua” vogliono far divenire “cosa nostra” , ovvero, “ cosa loro ”.