REQUISIZIONE IMMOBILIARE DA PARTE DEI PREFETTI – INTERVISTA A LORELLA PRESOTTO GIURISTA MEDIA-CONCILIATORE

Ha condotto l’intervista per il periodico Informa Sicilia, Giuseppe Parisi.

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In questi ultimi mesi, si parla ed anche con gran clamore di “requisizioni immobiliari” avvenute in massima parte in Nord Italia, da parte dei Prefetti per disposizione del Ministro dell’ Interno Angelino Alfano  a danno di privati per alloggiare i cd “immigrati” e non solo. Conoscendo e stimando non poco per competenza e ineccepibile professionalità la D.ssa Lorella Presotto  Giurista Media-conciliatore, che esercita la sua professione presso un noto studio in quel di Firenze, l’abbiamo intervistata per far conoscere nei dettagli e con linguaggio comprendibile anche per chi, fra i nostri lettori  non è ferrato in giurisprudenza, in merito al  quesito: “  Cosa dice la nostra costituzione a proposito dei provvedimenti di requisizione immobiliare?

Inizia:

 D. Dott.ssa cosa ne pensa dei provvedimenti di requisizione immobiliare avvenuti nel Nord Italia?

R. Penso si tratti di un grave vulnus giuridico che va affrontato e risolto. La nostra Costituzione in materia di proprietà privata all’articolo 42 prevede l’inviolabilità e pone un solo limite : la costruzione di una infrastruttura necessaria alla collettività.

In parole semplici, quando vi è interesse a costruire una via di comunicazione o una qualsiasi altra infrastruttura che serva alla collettività, l’interesse personale cede il passo. Ma questa è un’eccezione che conferma la regola dell’inviolabilità della proprietà privata, che per nessun altro motivo può essere alienata anche in modo temporaneo. Quando vi è una necessità di questo tipo per la collettività, lo Stato e/o le sue amministrazioni, procedono all’ “Espropriazione” riconoscendo un giusto risarcimento del valore del bene espropriato.  Chiedo di fare attenzione ai termini “espropriazione” e “requisizione” che determinano due differenti azioni e giurisdizioni.

 D. Come mai allora i Prefetti hanno ordinato le requisizioni a Gorino, Rovigo, Padova?

R. Come ho detto in introduzione esiste un grave errore giuridico, che tenterò di spiegare in parole semplici.  La “requisizione” è un provvedimento di natura “amministrativo”.  Esso  nasce con la Legge n. 2248 del 20 marzo 1865, legge dello Stato Monarchico Italiano “in materia di contenzioso amministrativo”. Intanto occorre far rilevare che “Amministrativo” e “Civile” sono due materie ben distinte nell’ordinamento italiano, ciascuna con una propria giurisdizione e un proprio codice.

Orbene, per prassi, le leggi antecedenti alla Costituzione della Repubblica, se non contrarie alla Costituzione possono essere applicate; naturalmente però nel loro ambito, nella loro esatta giurisdizione.

Significa quindi che una legge promulgata per regolamentare un problema amministrativo non può essere applicata per regolamentare un problema  civile.

E questo è proprio il caso : è stata utilizzata una legge che regolamenta “contenziosi amministrativo” per risolvere un caso di ordine pubblico, ovvero un caso di giurisdizione civile.

Si tratta di un grave errore giuridico, che se applicato da un Pubblico Ufficiale si configura nel reato penale di “abuso del diritto”. Questo grave errore giuridico è stato altresì alimentato da un errore commesso nel 1942 quando in revisione del codice civile fu per errore inserito il I comma dell’allegato E della Legge del 1865, che invece doveva per giurisdizione, semmai essere inserita nel codice amministrativo e non nel codice civile all’articolo 835.

Insomma un grave pasticcio che si trascina da 70 anni e che non era venuto alla luce, perchè mai prima d’ora questo provvedimento era stato utilizzato.

D. Cosa bisogna fare per mettere riparo a questa situazione, che fra l’altro sta sollevando proteste,  barricate e rivolte delle popolazioni coinvolte?

 R. Anzi tutto, occorrerebbe usare il buon senso. Onestamente non si può far configurare l’immigrazione in uno “stato di urgenza e necessità.” , dato che per urgenza e necessità si intendono situazioni generate da gravi eventi sismici o geologici , quali terremoti, alluvioni , ecc.

Pur essendo la nostra penisola colpita più volte da tali eventi, mai nessun governo prima d’ora aveva adottato un simile provvedimento. E su questo indubbio fatto, invito il Ministro a chiedersi perché.

Direi poi che le azioni giuridiche sono in primis una revisione urgente in parlamento della normativa: l’abrogazione dell’articolo 835 del codice civile, dato che riporta il comma di un allegato di una legge di materia amministrativa;  poi senza dubbio un ricorso alla Corte Costituzionale che dichiari illegittimi tutti i provvedimenti presi dai prefetti e ordinati dal Ministro dell’Interno.

Apro una parentesi per dire che già nel 1965 la Corte Costituzionale aveva dichiarati illeciti i provvedimenti presi dai prefetti in materia di urgenza e necessità qualora questi vadano contro la Costituzione . Infine sicuramente una denuncia – querela di parte,  di coloro che sono stati toccati illecitamente nel loro diritto inviolabile della proprietà, con richiesta di risarcimento del danno subito et subendi.

 Ritengo che proprio perché si tratta di un mostro giuridico di tale gravità,  i partiti politici che stanno all’opposizione, e mi riferisco ovviamente alle principali opposizioni che sono il Movimento 5 stelle, la Lega e Fratelli d’Italia  dovrebbero aiutare i cittadini. In particolare la Lega potrebbe adire la via diretta alla Corte Costituzionale visto che governa due Regioni, una delle quali colpita dal provvedimento incostituzionale.

Non ultimo,  il mondo giuridico dovrebbe ampiamente discutere di questo problema , non di poca rilevanza , prima che si possa arrivare a tumulti, o peggio reazioni violente ad una ingiustizia che i cittadini non vogliono in alcun caso subire… e aggiungo: in pieno diritto.

Occorre chiedersi COME MAI UNA LEGGE DI CARATTERE AMMINISTRATIVO E’ STATA INSERITA NEL CODICE CIVILE , e come mai dopo 70 anni solo una piccola e umile giurista come me ha avuto la voglia di approfondire il motivo di un illecito costituzionale grande come un grattacielo.

 Ns. nota: Già, come mai ?