BRUCOLI, DEVASTATA DAL NUBIFRAGIO RICHIESTA DI CALAMITA’ NATURALE

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Come tutti ricorderemo negli anni a venire,  il 23 e il 24 febbraio 2019 la nostra zona è stata colpita da un disastroso evento naturale di  portata eccezionale. In particolare nella stupenda e unica nel suo genere , baia di Brucoli, meta preferita da migliaia e migliaia di turisti   che, durante il periodo  estivo e non solo, sono soliti frequentare per poter godere della bellezza naturale del luogo,  per il clima mite in ogni stagione, per la vista sul mare unica al mondo in quanto lo sguardo può spaziare dall’orizzonte dello Ionio al vulcano  Etna che proprio da Brucoli pare allungarsi nel mare azzurro e quieto della costa siciliana, si è scatenato l’inferno.

In questo piccolo borgo ma grande per fascino paradisiaco, si è riversata la furia della natura, con vento fortissimo e onde marine tanto alte che hanno causato  una vera e propria devastazione dell’insenatura.

La natura con tutta la sua potenza, ha colpito senza misericordia sia l’intera insenatura che le attrezzature esistenti nella cittadina di Brucoli dedicate all’accoglienza,  quali ristoranti, pizzerie, bar e anche abitazioni private per non parlare dei cantieri nautici dedicati al diporto e non solo, le cui strutture sul mare ed a terra sono state  inghiottite dalla furia del vento e  delle acque e scaraventate come fruscelli sulla bastigia, divelte dagli ancoraggi marini senza pietà.

Insomma un vero e proprio disastro che ha messo in ginocchio l’intera economia locale con gravissimo danno sia agli imprenditori che hanno investito su Brucoli che ai cittadini che lavorano nelle varie infrastrutture.

“Lavoravano” è pero dire meglio, perchè adesso stanno tutti “a spasso”!  Come e quale sarà il loro futuro e … ci sarà un futuro? Questo ci dicono gli occhi degli uomini e delle donne, mamme e papà incontrati per strada stupiti ed a fissare il mare che ha raso al suolo l’insenatura e danneggiato tante abitazioni.

Una tale potenza di struttiva, ci dice un certo Zu’ Pippu, … “ a Brucoli una furia  di tale violenza, non l’ho mai vita …  mai vista (ribadisce) a mia memoria ed ho 73 anni … “.

Gli imprenditori ed e i gestori dei locali e i privati cittadini che hanno subito danni hanno così pensato giustamente, di rivolgersi con una accorata lettera appello al Prefetto di Siracusa, al Dipartimento regionale della Protezione Civile di Palermo ed al Consiglio Comunale di Augusta sollecitando a quest’ultimo la richiesta di Calamità Naturale.

Per pura cronaca ai nostri lettori citiamo i firmatari: Enrico Galeno per Jonio Yaching e Marina dei Ciclopi, Natale Salvo Romano Presidente Mare Nostrum per la gestione di un approdo nel borgo marinaro di Brucoli, Gianluca Baffo per conto del Ristorante Al Castello e Sud Cafè, Alessandro Battaglia referente ristorante Stravento, Giacomo Moncada referente della Mare di Brucoli srl,  Giuseppe e Domenico D’Amico  proprietari di un locale commerciale in Via Libertà, Carmelo D’Amico referente della Nautica Club Brucoli, Viviana Valenti  amministratore dei ristoranti “I Rizzari”, Natale Saraceno, Coco Valeria, Annamaria Cutugnu, Sebastiana Savaglia rispettivamente proprietari di un immobile in via Libertà. “ E’ doveroso ricordare… ci dice il referente della Mare srl, … come l’accaduto rischi di gravare pesantemente sulla prossima stagione estiva ormai alle porte provocando oltre ai notevoli danni all’economia locale e l’occupazione stagionale, anche l’impossibilità a svolgere tutte le attività rivolte al sociale di cui la stessa Regione Sicilia è promotrice…”

La dichiarazione dello stato di emergenza, per concludere, è prevista ai sensi dell’art. 5 della legge n. 225/1992 e successive modifiche e integrazioni.

La redazione tutta di Informa Sicilia si dichiara pienamente solidale con i richiedenti e sollecita l’Amministrazione Comunale di Augusta  a farsi portavoce con forza di questa richiesta urgente che se non accolta a breve se non immediato termine, metterà in ginocchio l’intero settore Nautico e Turistico con grave danno per tutti i lavoratori del settore.      

                                                 Lentini, 01.03.2019                                                                                                            Giuseppe Parisi