LA MISSIONE “ASPIDES” NEL MAR ROSSO E’ DIFENSIVA O ALTRO ?

Davvero, restiamo stupiti, con quale coraggio e sfrontatezza si possa far passare una missione a tutela degli interessi nazionali ovvero europei, nel mar Rosso spacciandola per difensiva, quando poi in primissima battuta, appena giunti in zona di operazioni, non sono a noi note  le regole d’ingaggio, viene aperto il fuoco contro aeromobili a pilotaggio remoto, potendo rimanere invischiati in azioni belliche di ben altra portata, abbattendo un drone in quelle acque ad altissimo rischio.

Precisiamo che nel pomeriggio del 2 marzo 2024, il nostro caccia torpediniere Duilio in esecuzione ad una missione fortemente voluta dalla U.E. denominata “Aspides”, avviata per proteggere le navi commerciali europee e non solo, dagli attacchi nel mar Rosso degli Houthi, gruppo armato sciita che controlla il nord ovest dello Yemen ed è sostenuto dall’Iran, fatta passare di natura difensiva, ha sparato sei colpi da uno dei cannoni da 76 millimetri abbattendo un drone , che volava a circa 6 chilometri di distanza del caccia torpediniere italiano.

Il Ministero della Difesa retto da Crosetto, sull’episodio di apertura del fuoco, dopo aver attribuito il suo lancio agli Houthi : “era un drone con caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attentati”.

Sia noto a tutti i nostri lettori che formalmente questa presenza nel mar Rosso, 2 marzo 2024, con sopraggiunta apertura del fuoco, da parte della Duilio (comandante: Capitano di Vascello Angelo Quondamatteo) , non era ancora in quella data autorizzata dal parlamento, che solo oggi 5 marzo 2024 ha accreditato la missione.

Con disinvoltura si è quindi commessa una azione di inaudita spregiudicatezza con l’invio della nave nel mar Rosso, senza la preventiva autorizzazione del parlamento italiano ed in palese violazione dell’art. 11 della Costituzione (uno dei dodici, principi fondamentali e immodificabili su cui poggia la Repubblica Italiana), “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”.

Il Capo delle FF.AA. e custode della Costituzione tace.

Siamo partiti in guerra con la dicitura di copertura “missione difensiva” ?

La Costituzione è stata calpestata ancora una volta o raggirata per meglio dire, oppure è tutto ok?

                                             Ognuno dei nostri lettori ne tragga le conclusioni.

Carlentini li, 5/marzo/2024

di                Giuseppe Parisi