CARLENTINI – NOTA DEL GIA' CONSIGLIERE COMUNALE AVV. ANGELO CARVENI

Per il periodico Informa Sicilia a cura di Giuseppe Parisi *** IO_1_OK

Riceviamo e integralmente pubblichiamo una nota dell’Avv.  Angelo Carveni già Consigliere Comunale – Sinistra per Carlentini.   Inizia :

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UOMINI DI PAROLE

E’ davvero stimolante il comunicato stampa pubblicato dal dirigente del Partito Democratico Salvatore Raiti, già sindaco di Lentini e sindacalista di lunga pezza, che si dice “basito” per le esternazioni di alcune figure di spicco del suo partito riguardo al tesseramento in pompa magna del sindaco di Carlentini Pippo Basso, suggellato alla presenza del segretario regionale e di quello provinciale.

Sottace, l’importante Dirigente, che nel contempo, in Sicilia, il tesseramento del PD è stato congelato dallo stesso segretario regionale e da altre figure di vertice per via della richiesta di adesione di massa delle numerose truppe dell’ex Presidente Cuffaro.

Ebbene, osservate cosa tira fuori dal cilindro di prestigiatore il nostro personaggio per avallare l’affaire Basso, operazione che lo vede coinvolto in prima persona in quanto potrebbe spianare la strada ad una sua inquietante, possibile candidatura a sindaco di Lentini.

Come il Grande Fratello, il Dirigente del PD è capace di cambiare il corso degli eventi già accaduti, perché sa bene che la gente ha la memoria corta e non va certo a verificare le sciocchezze che le vengono propinate, come, ad esempio, quella che lui definisce la “Legislatura PDL-DS”.

Varrebbe la pena di ricordargli, intanto, che la Legislatura riguarda tutt’altre istituzioni, ma queste sono sottigliezze da azzeccagarbugli, non di persone di consistente spessore politico, che notoriamente volano alto. Potrebbe, però, almeno ricordare che il suo partito, già a maggio del 2008, al tempo della “Giunta di

Salute Pubblica” varata per il salvataggio di Carlentini, si chiamava Partito Democratico, fondato in seguito al 4° Congresso dei Democratici di Sinistra, nel 2007.

La mirabolante trovata del nostro mago è tuttavia quella dei riferimenti politici e culturali del sindaco Basso, la cui formazione politica, e soprattutto etica, sarebbe riconducibile alla figura di Aldo Moro (sic!), piuttosto che al Manifesto fondativo del Partito che, naturalmente, Raiti non ha mai letto.

Ancora come il Grande Fratello (quello di Orwell, non quello che Raiti guarda in televisione), il nostro riferisce di una storia diversa da quella che realmente abbiamo vissuto: in effetti, Basso sa poco o niente di Aldo Moro e ai tempi della sinistra democristiana si occupava d’altro, come dimostrano i suoi precedenti; ma soprattutto non è più l’uomo che si è temporaneamente assentato dalla politica per il tintinnio delle manette negli anni novanta, rientrando quindi con Forza Italia ai tempi del 61 a zero, poi con l’UDC di Pippo Gianni & co. a sostegno di Cuffaro, quindi col PDL e Lombardo ed infine ancora con l’UDC a sostegno della brillante operazione Crocetta.

Il Dirigente Raiti finge anche di non vedere che Basso, al momento, va brigando anche con Musumeci per una possibile exit road in vista di una candidatura alle prossime regionali, che vorrà ottenere a tutti i costi e con qualsiasi compagine pronta ad arruolarlo.

Tra poco Raiti ci dirà pure che il Sindaco Basso non è mai stato condannato per concussione (che è un’estorsione fatta da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni), e che non è vero che il 16 febbraio prossimo, al Tribunale di Siracusa (a distanza di due anni e mezzo dal rinvio a giudizio), riprenderà finalmente il processo che lo vede imputato per concorso in abuso d’ufficio, insieme ad un funzionario dell’ufficio tecnico comunale di Carlentini ed altri tre coimputati, tra i quali spicca l’assessore Mangiameli (in questo caso nelle vesti di suo tecnico di fiducia), individuato nel divertente comunicato di Raiti come l’uomo della riconciliazione della sinistra a Carlentini.

Vivissime congratulazioni per la riuscita versione 2.0 della Democrazia Cristiana & soci.

Carlentini, 7 febbraio 2016    Angelo Carveni