IL SOGNO E LA REALTA'

Per il periodico Informa Sicilia a cura di ‘Mbaruzzu .  nuova_rubrica_semiseria_satirica_culturale(cliccare per scaricare  in pdf)

Voglio raccontarvi un sogno.

C’era una volta una fiorente cittadina , dal nome importante, “ Lentini “, che aveva dato i natali a personaggi illustri come il grande filosofo Gorgia o Jacopo da Lentini detto il Notaro, o Alaimo da Lentini, meglio conosciuto come il Conte Alaimo, per non scordarsi delle nobili famiglie come i Beneventano della Corte, i Magnano di San Lio, i Fuccio Sanza.

Era pulita, sicura, solidale e fiorente, ognuno svolgeva il proprio lavoro con passione e soddisfazione . Al centro era situata una Villa, dedicata al grande filosofo; aveva piante di vario genere e di rispettabile età, puntualmente veniva curata , venivano messi a dimora fiori e nella centrale vasca con fontana sguazzavano tranquilli cigni, anatre e pesci rossi, i bambini accompagnati dai nonni correvano felici fra i vialetti ben curati.

Poi col passare degli anni questa cattiva abitudine venne dismessa per non arrecare troppo fastidio ai giardinieri del comune, troppo impegnati a fare i conti con i turni di lavoro , con le ferie, con i riposi compensativi, gli aumenti di stipendio e gli scatti di anzianità, pertanto nessuna cura alle piante, niente più fiori a dimora, i cigni e le anatre, a malapena , riuscivano a sopravvivere con l’aiuto di biscotti e molliche lanciati dai bambini nell’acqua putrida della vasca.

Col trascorrere degli anni, questa buona abitudine, come peste bubbonica, man mano si estese a tutto il sistema Comune, dal più semplice usciere al più alto amministratore, strade sempre più dissestate, vie sempre meno illuminate, quartieri sempre più degradati e soprattutto niente servizi.

Poi, un giorno, venne eletto un amministratore attento , specie rara da trovare nel nostro territorio, che invece di stare a litigare o a trescare con i propri compagnucci di avventura, ebbe una brillante idea : “ Ricostruiamo Lentini ! “ .

Detto fatto, il progetto diventò realtà. Fu ripresa l’abitudine di piantare e curare fiori e piante, Via Garibaldi fu trasformata in un enorme centro commerciale fatto di tante piccole e fiorenti realtà, le strade per incanto erano tutte sistemate con viabilità eccellente e senza parcheggi selvaggi, i quartieri e le vie erano illuminati nel modo giusto e tutti gli addetti ai lavori si davano da fare, sovrintendendo a che tutto andasse e funzionasse per il meglio.

Tutto il centro storico diventò più a misura d’uomo, la città tutta era diventata vivibile, tutto era bello, ordinato, pulito, decoroso.

Che gioia rivedere i bambini giocare allegramente nelle piazze e nei cortili dei vecchi quartieri o rincorrersi tra i vialetti di Villa Gorgia sotto l’occhio attento dei nonni. Finalmente anche Lentini era diventata una città civile ed evoluta.

Poi venne l’alba e con essa il risveglio e tutto svanì.