RICEVIAMO: DIFFIDIAMO CHI MINACCIA DI PROSEGUIRE LA DISTRUZIONE DELLE NOSTRE VITE

Con il passare dei mesi le condizioni della democrazia sono peggiorate, è stato effettuato un “golpe” ai danni della Costituzione e ai diritti dei cittadini; il Parlamento italiano vive all’interno di un “ black out ” da 17 mesi a questa parte. Il popolo oramai è annichilito, vive solo di terrore e diffidenza verso il prossimo. La campagna del terrore mediatico è servita a dividere la gente tra coloro che non intendono “piegarsi al puzzo del compromesso” e coloro che in nome di una salvezza sanitaria, che non è mai arrivata, hanno deciso di prestarsi ad una “sperimentazione di massa”, che già sta dimostrando la sua pericolosità.

Come movimenti per l’autodeterminazione del popolo siciliano, non abbiamo mai negato che esiste una emergenza sanitaria, siamo stati sempre dalla parte della verità e della libertà di decidere come meglio curarsi; la parola chiave in tutta questa vicenda è la “libertà”, solo con la consapevolezza possiamo ritenerci davvero liberi.

Ma il Presidente Musumeci ha deciso di produrre una serie infinita di ordinanze per contenere la pseudo pandemia, pregiudicando ulteriormente la libertà di tutti noi, mediante dispositivi diagnostici molto discutibili, avvallando regolarmente il dato epidemiologico calcolato erroneamente, pur di fare lievitare il numero dei “positivi” e dei “decessi per Covid”.

Senza ombra di dubbio, l’ Ordinanza n.75 del mese di Luglio, ha esasperato ancora di più la società civile, che si è completamente spaccata (dividi et impera ); il Presidente Musumeci e l’Assessore Razza hanno assunto non un ruolo politico, ma di controllori sanitari, che ben poco gli si addice, in quanto sono stati eletti per garantire la stabilità politica e una sanità efficiente per i siciliani. Per questo li abbiamo nuovamente diffidati dal proseguire con questa caccia ai dissidenti del vaccino, anche grazie alle campagne pubblicitarie sul profilo social della Regione.

In tutta questa corsa a salvare i siciliani, i due esponenti del governo siciliano, non hanno mai fatto riferimento alle “Cure domiciliari precoci” o per gli ospedalizzati al “plasma iperimmune ” scoperto dal compianto Dott.re De Donno, che insieme al Prof.re Giulio Tarro, avevano capito che la cura non era gradita perché ostacolava la campagna vaccinale.

Il Presidente Musumeci ha mai considerato se il fine che si sta perseguendo ha uno scopo legittimo? La misura è necessaria per quello scopo ?

Evidentemente non è stato così perché l’Europa lo ha sancito nella Risoluzione 2361/2021: “garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno è sottoposto a pressioni politiche, sociali o di altro tipo per essere vaccinato se non lo desidera”.

Gli abbiamo chiesto di essere ascoltati insieme alla comunità scientifica siciliana per arrivare alla verità, per far sostituire la vigile attesa e la tachipirina con le Terapie domiciliari.

Ci risponderà? Fra due settimane circa lo sapremo, ma se non avremo un colloquio, ci riserviamo di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Catania; a questo punto sarà la magistratura inquirente che valuterà, in nome del popolo siciliano, la sussistenza di eventuali ipotesi di reato in merito all’ordinanza in oggetto.

Promuovono e aderiscono all’iniziativa:

#GenerazioneBastaGià (Mirko Stefio) – Raffaele Panebianco (Terza Via Sicilia) Associazione Siciliana Contribuenti – Art 580 C.p. Antiusura – No Profit (Salvatore Guerino) – Noi Meridionali ( Enzo Maiorana) – ItalExit Sicilia (Santo Musumeci) C.A.A.S. ( Roberto La Rosa)