LENTINI- UNA SEDUTA FIUME E UN OBIETIVO COMUNE, NO ALLA DISCARICA IN C.da ARMICCI

***clica qui per scaricare il file in PDF (Consiglio comunale no discarica)

Una seduta fiume quella di questa sera , cui sono stati presenti  i Sindaci di Carlentini Basso, di  Francofonte  Salvatore Palermo, il Sindaco di Ferla, i rappresentanti dell’Amministrazione  di Augusta,l’associazione Emanuela e Michele.

Presenti anche i deputati regionali, On. Amodio del PD, l’On. Marika Cirone Di Marco, sempre PD ,presenti anche tantissimi i cittadini intervenuti,che hanno riempito ogni angolo dell’aula consiliare destinata agli spettatori.

Un fronte unico quello che si è presentato in aula per dire NO alla discarica di C.da Armicci,senza distinzione di colore politico, un No, che parte da Lentini,coinvolgendo, Carlentini,Francofonte,Ferla,Augusta e Scordia.

Un Consiglio Comunale Aperto, quello voluto dall’amministrazione, perchè è giusto che i cittadini sappiano, quale iniziative e quali azioni sono state intraprese dal suo insediamento dalla giunta comunale per evitare lo scempio del nostro territorio…..con queste parole ha aperto la seduta il Presidente del consiglio Innocenti.

Il Sindaco Dott. Bosco invece ha esordito parlando di celebrazione di un misfatto verso il territorio……Oggi siamo qui per celebrare un misfatto. Un misfatto che non è solo contro la città , ma contro un intero territorio, perché quando una città e un territorio subiscono delle decisioni,solo  perché qualcuno si è messo in testa di farle subire  alla   nostra città e quindi al nostro territorio ai nostri agrumeti, e bene che esso sia  celebrato, richiamando , nomi e cognomi di chi intende trasformare questo nostro territorio una pattumiera.

Ma cosa si è fatto  sino ad oggi per contrastare e quindi rendere nulla la decisione della  Regione Sicilia con la modifica del precedente decreto N.1905 del 2015, emanando il decreto di modifica N. 2070, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, cassando l’ultimo capoverso dell’Art. 8.

Dopo la ricezione di una lettera da parte della Ditta Pastorino, nella quale si annunciava l’inizio dei lavori in C.da Armicci, la stessa ditta invitava   l’attuale amministrazione ad una eventuale nuova trattativa, poiché l’amministrazione uscente, dopo un accordo di massima, aveva poi negato inspiegabilmente ( a detta della Pastorino) l’assenso alla realizzazione.

La risposta  ferma dell’amministrazione Bosco alla Ditta Pastorino ( la cui missiva è stata abbondantemente sciorinata sui social ) fu la seguente: la realizzazione di una discarica non rientra nei programmi politico amministrativi di questa amministrazione. Informando la Ditta Pastorino,che l’amministrazione avrebbe bloccato qualsiasi tentativo di realizzazione della discarica con tutti i mezzi legali a disposizione.

Nel carteggio messo insieme dall’Ass. terranova, per ricostruire l’iter delle autorizzazioni, balza un nome , che a detta dell’Ass. Terranova non era del tutto sconosciuto e che era stato poi dallo stesso  identificato nel funzionario che era stato destinatario di un ordinanza di custodia cautelare,per aver ricevuto mazzette proprio per il rilascio di valutazioni di impatto ambientale come quella rilasciata per la discarica di Armicci.

A questo punto l’Ass. Terranova in comune accordo col Sindaco Bosco presentano in data 8 Settembre 2016, una denuncia circostanziata alla Procura della Repubblica di Siracusa,denunziando il progetto ed evidenziando  che l’ autorizzazione  Integrata di impatto ambientale   era  stata rilasciata  anche con il parere  dallo stesso soggetto destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare. Nello stesso giorno è stata presentata l’istanza di autotutela di annullamento della Autorizzazione   Integrata di impatto ambientale poiché secondo il parere dell’Ass. Avv.Santi Terranova la scelta dell’amministrazione precedente, di non procedere al ricorso al TAR non era del tutto corretta, e che la presentazione del  ricorso al Presidente della Regione, era alquanto inutile, e del ricorso presentato a suo tempo,  sino ad oggi non si è avuta nessuna risposta.

Ma le stranezze non finiscono qui , in quanto il sito a cui si fa riferimento per la realizzazione della discarica , si trova sul un sito di interesse comunitario,in cui non è possibile realizzare nulla, e vige un divieto costruzione,poiché in quell’area sono  circa 25.000 le specie faunistiche che si ricoverano sino a ridosso del Lago. L’autorizzazione integrata ambientale quindi, non solo non tiene  conto delle distanze dal sito di interesse comunitario, ma non tiene conto nemmeno dalle distanze  delle zone ZPS ( zona di Protezione Speciale ) cui è stato dichiarata l’aera del Lago Biviere, che dista circa 700 mt in linea d’aria,ma non tiene  conto nemmeno degli insediamenti popolari poiché in quella zona vi sono  delle abitazioni. Da questo stato di cose si evince  come le autorizzazioni mancassero di istruttoria, ovvero nessuno è mai venuto a verificare, distanze, luoghi, e vincoli.

Gli interventi  dell’On. Amodio e quello dell’On. Cirone Di Marco, hanno rassicurato nella risoluzione della vicenda, chiedendo delucidazioni e l’accertamento delle responsabilità, di quanto accaduto e quali sono state le motivazioni che hanno spinto la modifica del decreto 1905 del 2015.

Anche l’ex Sindaco Geom.Alfio Mangiameli nel  intervento ha dato un  contributo, rievocando le azioni che protarono poi alla marcia indietro fatta dalla sua amministrazione all’epoca dei fatti,ribadendo il suo NO alla costruenda discarica.

Lo stesso ha fatto l’avv. Stefano Battiato ex Consigliere Consigliere Comunale, che ha parlato come Coordinatore delle attuali forze di Opposizione,e  dopo aver chiarito alcuni punti in merito al discorso iniziale del Sindaco Dott. Bosco , si è detto favorevole a fare fronte comune con l’amministrazione dicendo No alla Discarica.

L’ultima parola è toccata al Consigliere Avv. Salvatore Caracciolo, che a fine del suo intervento ha chiesto a tutti i componenti del Consiglio Comunale, sia di maggioranza che di opposizione, la sottoscrizione di una mozione di indirizzo, secondo quanto stabilito dall’art.17, mozione che servirebbe a creare un fronte  comune contro la realizzazione della Discarica.

Mozione a cui nessuno dei Consiglieri di maggioranza e opposizione si è sottratto di firmare.

Un segnale forte questo verso chi ha deciso lo scempio del nostro territorio.

A cura di Walter Catinello