L’ITALIA DI DRAGHI ARMA L’UCRAINA – ANCHE NOI IN GUERRA CONTRO LA RUSSIA ?

 

Pubblichiamo integralmente il testo di un comunicato stampa appena emesso dal Consiglio dei Ministri.

In tutta onesta quale cittadino italiano prima e giornalista dopo, abitante in una Italia che a stento oggi possiamo ancora definire una Repubblica democratica, visto anche il recente stupro agli art.9 e 41 della nostra carta costituzionale, nel rendere noto ai nostri elettori il testo del comunicato in questione, esprimiamo forte risentimento e indignazione per la decisioni adottate dal Consiglio dei Ministri con a capo Mario Draghi.

Sdegno e indignazione per il fatto che si possa emanare oggi in previsione di un arrivo di ucraini tanto esorbitante da far scattare un nuovo stato di emergenza che riassegna al Governo poteri eccezionali che prevaricano le camere, se non altro con ancora in essere un pesante stato di emergenza sanitario.

Sdegno e indignazione perchè si è deciso di dare armi e materiale d’armamento all’Ucraina non essendo l’Ucraina nè uno stato legato alla EU ne tantomeno un paese aderente alla Nato.

Questo fatto in se, pone la nazione in stato di guerra, non dichiarata ma di fatto si, con la Russia.

Comprenderemo, per dirne qualcuna, ospedali da campo e aiuti umanitari, medicine, cibo non deperibile, altro, ma armi e materiale da guerra no.

Che senso hanno?

Vogliamo davvero creare un clima di distensione o vogliamo armare gli Ucraini esacerbando gli animi in conflitto ?

E il Presidente Mattarella cosa dice in merito ?

Distensione e lavoro diplomatico per la pace, o armiamo l’Ucraina e facciamoli combattere contro la Russia ?

Ed a noi italiani di tutto questo cosa ce ne entra di merito in casa nostra?

Non abbiamo già i nostri guai ?

Ogni dieci minuti, dicono le statistiche in Italia si chiude un negozio !

La gente che non ha ceduto al ricatto vaccinale non lavora e non porta i soldi a casa per dare il pane ai figli e noi diamo armi all’Ucraina?

Le armi hanno pure un prezzo o no?

E che dire dei dieci milioni di euro trovati in un battibaleno, mentre da noi rincara tutto e il costo della vita diventa insopportabile ?

Ma che governo è mai questo!

Certamente non è dei migliori e sia chiaro non solo che non lo è mai stato ma ci sta conducendo verso un orizzonte pieno di incognite e azioni tanto demenziali quanto distruttive.

La Russia sarà disposta al “perdono” a faccenda conclusa ? se sarà conclusa !

Ancora una volta si scelgono azione pericolose e distruttivi del sistema sociale ed economico.

Una demolizione dietro l’altra!

Ce la faremo?

Con “questi qua” sicuramente no!

Abbandoniamo allora l’Ucraina al suo destino ?

Assolutamente No!

Non vogliamo dir questo, ma una cosa è agire in sintonia con l’ U.E. e un’altra agire di testa.

Di queste decisioni del governo non ne usciremo bene! Ma proprio per nulla!

Egregi Signori e Signore del governo fate un piacere a tutti, tornatevene a casuccia vostra ci stare portando alla perdizione!

A noi sorge anche un sospetto, un grande sospetto nel riportare l’art. 60 della Costituzione, chi vuol capire capisca.

Art. 60: La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni. La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra.

                                                                                                                                    di Giuseppe Parisi

Carlentini li, 01.03.2022

INIZIA COMUNICATO STAMPA

Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 28 febbraio 2022, alle ore 15.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

CRISI IN UCRAINA

Ulteriori misure urgenti sulla crisi in Ucraina (decreto-legge) Il Consiglio deiMinistri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani e del Ministro dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa, ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti sulla crisi in Ucraina.

Il decreto interviene, alla luce dell’emergenza in atto, in diversi ambiti.

Difesa

In particolare, il provvedimento contiene una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. E’ prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti.

Energia

Una seconda parte si occupa del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza

l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza. La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili. Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale.

Rifugiati

Il decreto prende prime misure per l’eventualità che una parte del flusso dei profughi si indirizzi presso il nostro Paese: in Italia vi è una cospicua presenza di cittadini ucraini, circa 250.000 persone. Il provvedimento prevede, pertanto, il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.

Università

Infine, è istituito un apposito Fondo da 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le

proprie attività presso università, istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani.

STATO DI EMERGENZA PER L’ACCOGLIENZA DEI CITTADINI UCRAINI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto. Al fine di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti sono stati stanziati 10 milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali.

Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 16.35.

Per scaricare in pdf clicca qui: italia_arma_ucraina

Per scaricare solo il comunicato stampa clicca qui:comunicato_stampa_consiglio_dei_ministri