Intervista ad Antonella Brucato, una Miss che non smette di sognare di Laura Gorini

La bellezza non ti rende automaticamente affascinante e il fascino non è sempre portatore di bellezza

Ha conquistato a 36 anni la fascia di Miss Europa over 30 la bellissima Antonella Brucato. Mamma e moglie e donna felice, si dice grata alla vita che possiede. Ma come sta vivendo questo momento magico la donna che oggi ha la grande occasione di lavorare con il manager Marco Oneri e il suo staff? Lo abbiamo chiesto direttamente a lei…

Antonella, una donna, una Miss e cos’altro sei?

Una mamma, una moglie e una donna felice per ciò che è stata in grado di costruire in questi anni, per i traguardi che ha raggiunto, per la serenità che ha conquistato, per la vita che ancora ha da costruire e gli obiettivi ancora da raggiungere. Sa, c’è quel vecchio detto che dice che la vita è un sogno e un altro che sostiene che i sogni aiutano a vivere, beh per me valgono tutti e due! Sì, sono grata per i sogni che ho realizzato ma ne ho ancora tanti che voglio realizzare, come quello che sto vivendo adesso.

Che effetto ti ha fatto indossare la fascia?

È stato davvero molto ma molto bello. Sai, per la verità avevo già sfilato e fatto dei servizi da giovane, così per divertimento, e mi era rimasto questo sogno, o meglio, questo desiderio di mettermi in gioco in questo settore… E oggi, da donna che ha trovato la sua completezza, la sua felicità come poco fa già detto, provo a perseguire anche questo nuovo e antico sogno!

In Italia il concorso in tale direzione per antonomasia è Miss Italia, lo segui? Quali sono le Miss del passato che ti sono maggiormente rimaste nel cuore e perché?

Sì, ho sempre seguito Miss Italia, e continuo a farlo, e – del resto – come potrei non fare ciò? Esso è – difatti – la realizzazione di un obiettivo e di un sogno, di quello per antonomasia. Nelle Miss passate mi rispecchio molto in Anna Valle, mia conterranea. Tra l’altro dicono che ci somigliamo! Direi che è una fortuna per me dal momento che lei è una bellissima donna, diventata anche attrice, con discreto successo direi. Di lei ho l’idea di una persona che ha saputo trovare il suo equilibrio e questo è il segno di una maturità conquistata in cui mi ritrovo, come mi ritrovo nella suo sorriso e nella dolcezza che esprime. Beh, almeno lo spero!

Si dice che le mani siano il nostro biglietto visita, ma lo è anche la nostra bellezza? Credi che ne possa esistere sia una oggettiva che una soggettiva?

Certo che è cosi! Diciamo che se affermassi il contrario, non dovrei fare quello che faccio, o ancora, non dovremmo fare quello che facciamo! Le persone ci vedono per come ci presentiamo e ci giudicano per il nostro aspetto che è, sostanzialmente, il nostro biglietto da visita, come hai detto tu, ma un bel biglietto poi va riempito di contenuti e questo spetta a noi e al nostro essere dimostrare quello che siamo, oltre alla nostra bellezza. E in questo sta quel concetto di differenza tra bellezza oggettiva e soggettiva di cui tu parli perché per me esiste sia una oggettiva che soggettiva. Ma mentre la prima è quella estetica, che ha dei canoni oggettivi, che possono anche cambiare, vero ma – in ogni caso – “il bello è bello dovunque”, poi c’è quella soggettiva, che deriva da quello che hai dentro, da quello che sei e quello può piacere o non piacere – appunto – perché stiamo parlando di qualcosa di soggettivo. Qualche esempio? A qualcuno la dolcezza d’animo può piacere ad altri no, o ancora a qualcuno può piacere la fermezza, mentre ad altri la spensieratezza, e così via!

Ti è mai capitato di trovare una persona affascinante anche se esteticamente non è bella?

Sì, certo, il fascino e bellezza a volte vanno a braccetto insieme, ma talora, anzi direi, anche molto spesso, sono completamente disconnessi e slegati. Esistono – del resto – persone belle dal punto di vista oggettivo, ma che hanno zero fascino e viceversa . In ogni caso, la bellezza non ti rende automaticamente affascinante e il fascino non è sempre portatore di bellezza.

Con quali parole descriveresti il fascino?

Bella domanda, sai? Che dire? Beh, il fascino, per molti è legato al mistero, a quello che non conosci, o ancora a quel qualcosa che si cela dietro una diversa maschera. E questo non capire e non conoscere, crea attenzione e attesa, ma io non sono affatto d’accordo con questa definizione, dal momento che penso che l’essere affascinante, sia legato – invece – a quel concetto di bellezza soggettiva, quella bellezza – dunque – che deriva da dentro, da quello che sei e da quello che esprimi. Diciamo che è come il tuo io interiore che si manifesta all’esterno, quindi la manifestazione esterna della tua bellezza interiore. O ancora, è come il tuo essere interiore si apre al mondo esterno che crea il tuo fascino.

Credi che possa andare a braccetto con il carisma?

No, il carisma e il fascino – a mio avviso – hanno lo stesso identico legame che hanno bellezza e fascino, dunque – a volte – vanno a braccetto e quando è così è stupendo, ma a volte no!

Tu quando definiresti una persona carismatica?

Una persona è carismatica quando riesce ad avvolgerti, a coinvolgerti e a stregarti, con una semplicità disarmante e con una naturalezza sublime quando parla o fa qualcosa anche di molto easy. Il suo pensiero diventa il tuo, senza che neanche te ne accorgi e – alla fine – ti convinci che l’idea da lei espressa sia è sempre stata la tua!

E tu non ti accorgi di ciò mentre avviene, ma avviene. È questo per me il carisma!

Tu credi di esserlo?

No, assolutamente no!

Infine, fatti un complimento e una critica…

Sono una persona solare e dolce, che cerca sempre di creare equilibrio, ed esserlo per gli altri. Poi sono sempre disponibile e pronta ad aiutare il prossimo, ma qui risiede anche la mia critica perché spesso lo sono troppo e – soprattutto – lo sono anche con chi non merita questo mio essere disponibile e pronta ad aiutare e – così – a volte, le persone se ne approfittano un po’ troppo!