TUMORI AL SENO ITALIA-MALTA PREVENIRLO CERCANDO LE MUTAZIONI GENETICHE

Una ambiziosa ricerca per capire dal DNA la predisposizione delle donne al tumore del seno e prevenirlo. Si chiamerà ImaGenX l’importante progetto di ricerca scientifica a cui parteciperà la ASP di Siracusa nell’ambito della collaborazione strategica tra Italia e Malta.

A darne la notizia è il Commissario Straordinario della ASP Mario Zappia. “Il progetto – afferma Zappia – sarà svolto nell’arco di due anni con la partnership del Ministero della Salute di Malta, della stessa Università di La Valletta e dell’Ateneo di Palermo. La scelta di Siracusa, unica ASP ad esservi inclusa, non è casuale. La riconosciuta affidabilità internazionale del Registro Tumori presente nell’Azienda aretusea, garantisce al progetto l’adeguato supporto epidemiologico necessario per completare le sezioni di ricerca affidate agli altri partner”.

A guidare il progetto per la ASP di Siracusa sarà il direttore sanitario Anselmo Madeddu, il quale nel ruolo di vice presidente nazionale dell’Airtum, garantirà anche il supporto scientifico dell’Associazione Italiana Registri Tumori. “Proprio nei giorni scorsi – dichiara Madeddu – una nostra delegazione si è incontrata a La Valletta coi colleghi dell’Università maltese, i  professori Joe Psaila e Chris Scerri ed i ricercatori Jhon Paul Cauchi e Godfrey Gregh. L’idea è quella di formare in questi due anni una grande Bio-Banca dei tessuti delle donne affette da tumore del seno, per studiare le mutazioni genetiche più strettamente correlate all’insorgenza di questo tumore in quest’area del Mediterraneo. Attraverso il consenso informato saranno raccolti campioni di sangue presso la nostra ASP e prelievi bioptici post-operatori presso il Policlinico di Palermo, dove opereranno i nostri colleghi Renza Vento, Vincenzo Liguori e Raffaele Ienzi. Attraverso delle interviste sarà ricostruito quindi l’albero genealogico delle pazienti e grazie a precisi algoritmi saranno studiate tutte le possibili correlazioni. A Siracusa le strutture coinvolte nel programma saranno appunto il Registro Tumori ed il Centro Gestionale Screening. Oggi gli screening in Italia sono limitati alla fascia 50-69 anni. Ma da anni ormai il tumore del seno si è esteso anche a fasce d’età più giovani con forme anche più aggressive. Lo scopo ultimo del progetto è quello di estendere la sorveglianza sanitaria anche al di sotto dei 50 anni mirandola su quelle donne a rischio che presenteranno l’indice di predittività più alto secondo i risultati della nostra ricerca. Prevenire il male e salvare vite umane è sempre l’unico vero scopo di ogni ricerca scientifica”.