PLACANICA, REGGIO DI CALABRIA – MADONNA DELLO SCOGLIO

La statua della madonna era bellissima.

Parata con un mantello color  cielo solcato da sfumature di bianco che le svolazzava attorno, rendendola leggera, aerea, portata dal vento che quella sera soffiava, forte  e intenso.

Le vesti leggere  azzurro cielo ma più tenui del colore del mantello erano chiuse alla vita da una fusciacca blu, che annodata cadeva in avanti con due lunghe stuole. Un grosso rosario formato da granelli  di legno marrone reggeva  un crocefisso anch’esso di legno marrone, pendente dal braccio destro della statua della Madonna  il quale si dondolava ampiamente come un pendolo a destra e a sinistra mentre le due stuole senza imbrogliarsi ne fra loro ne con il crocefisso, si alzavano e si chiudevano ricadendo sulle vesti per cedergli il passo. Una danza altalenante, perfetta. Interruppi  la preghiera e incuriosito dal fatto pensai a come mai il grosso crocefisso di legno  potesse muoversi in modo così armonico fra le due stuole pendenti  dalla fusciacca.

Pensai a dei meccanismi nascosti, ma poi mi dissi che non era possibile, dove mai potevano essere stati camuffati ? E come ? Allora e me ne feci una ragione logica, conclusi che era  il forte vento della sera il quale, vorticando dentro la nicchia ricavata nello “scoglio” a produrre  quell’effetto.

 Un soffio tanto forte, capace di dare, entrando da una parte ed uscendo dall’altra,  quell’effetto del dondolio che impediva pure l’imbrogliarsi fra loro sia delle fusciacche che del crocefisso. Si, si mi dissi è effetto della conformazione della nicchia, non può essere atrimenti.

Guardai incuriosito la statua così parata e quei movimenti per tutto il tempo che rimanemmo lì, all’incirca una abbondante mezz’ora e forse più.

Al ritorno in albergo, perché eravamo “visitatori” più che “pellegrini”   ne parlai con Francesco mio carissimo amico, mentre guidava, dicendo… “mi è piaciuta la statua della Madonna, “conzata” a festa in maniera perfetta”.

Lui non disse nulla.

L’indomani per circostanze inverosimili, con il gruppo Rita (moglie di Francesco), Francesco, Antonella (mia moglie) ci trovammo a sedere in un apposita area “riservata” a poco meno di dieci metri,  dalla statua della “Madonna dello Scoglio”, manco fossimo stati “raccomandati” direttamente dal Papa.

La Madonna mi apparve così nella sua realtà, ovvero, una statua  bianca dentro una nicchia ricavata dallo scalpellino di Fratel Cosimo, con un rosario pendente dal suo braccio destro, scolpito anch’esso nel marmo. Nessun  paramento, nessun velo, nessun abito, nessuna fusciacca nessun rosario…una statua di  bianco marmo  e basta.

Chiesi allora a Francesco e a Rita come mai l’avessero “spogliata” da quegli abiti meravigliosi indossati la sera prima … “già, come mai” fece eco mia moglie, che aveva visto la Madonna così come l’avevo vista io, effetto “fusciacca” compreso.  “La madonna è stata sempre così, come è adesso… anche ieri sera era così .. .”  rispose Francesco.

Successero altre “piccole” cose quel giorno ma ne parleremo, se Dio vuole, quando sarà il momento.