2 Maggio 2024

Pirandello Smile 3.0

Giornalino Online del I Istituto Comprensivo di Carlentini "Pirandello"

Halloween tra cultura e tradizione

Il 31 ottobre,si festeggia Halloween in ogni parte del mondo. E’ una festa di origini antiche , quasi preistoriche. I bambini della maggior parte del mondo ed a volte anche gli adulti si travestono di mostri, spettri, streghe, scheletri e partecipano a feste , pronunciando, ognuno nella sua lingua la famosa frase: “dolcetto o scherzetto”.

Le Origini di Halloween
In tempi lontani, circa 2000 anni fa I Celti, vissuti nella zona compresa tra le attuali Irlanda, Regno Unito e Francia settentrionale, celebravano il nuovo anno il 1 novembre. Questo giorno segnava la fine dell’estate, la fine del raccolto e l’inizio di un periodo buio e freddo inverno, che rimandava alla morte.
In quel girono, appunto il 31 ottobre, queste popolazioni indossavano costumi per scacciare i fantasmi . Loro credevano che la notte prima del anno nuovo (31 ottobre) segnasse il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti e i fantasmi dei morti tornassero sulla terra. Allora era necessario accendere dei falò .

La tradizione continuò anche quando arrivarono iromani e oltre. Nel XIX secolo una peste si diffuse in Irlanda, molti nativi scapparono in America e dopo essersi ambientati i migranti irlandesi fecero conoscere le loro tradizioni agli abitanti del posto , compresa la festa di Samahain . Così la festa si diffuse nel paese fino a farla diventare nazionale.

Successivamente in Europa Nell’VIII secolo, Papa Gregorio III indicò il primo novembre come giorno per onorare tutti i santi; però, presto, fu il giorno di Ognissanti ad essere indicato per festeggiare anche alcune tradizioni legate a Samhain  era il tempo della raccolta e dell’immagazzinamento del cibo per i lunghi mesi invernali. mondo dei morti di entrare in contatto con quello dei vivi La vigilia di Ognissanti (il 31 ottobre) divenne noto come “All Hallows’ Eve”, e più tardi fu indicato come “Halloween”.
“All Hallows’ Eve” significa “Vigilia di tutti i santi”. “Hallow” è infatti un termine inglese che significa “santo”,Halloween risale quindi all’antica festa celtica di “Samhain”.

LA LEGGENDA DI JACK-O’- LANTER
La famosa zucca intagliata di Hallowen “Jack-o-lanter”ha una misteriosa storia che l’avvolge:
Il fabbro Stringy Jack aveva il vizio di bere alcolici, vendette la sua anima al diavolo per pagare i propri debiti.
Dopo averlo imbrogliato in più di un’occasione, Jack strinse con lui un ultimo patto che diceva che il diavolo lo avrebbe lasciato in pace per dieci anni.

Jack però morì l’anno successivo (proprio la notte di Halloween) e salito in paradiso, fu cacciato; giunto all’inferno il diavolo voleva rispettare il patto e cacciò Jack lanciandogli contro un pezzo di legno ardente, che Jack raccolse e pose dentro una rapa cava (…)per farsi luce, come fosse una lanterna, nel suo continuo cammino tra il paradiso e l’inferno. Il fatto di travestirsi è successivo 1911

USANZE E TRADIZIONI DELLA FESTA DEI MORTI NEL MONDO

In America Centrale e Latina nel giorno dei morti, El Día de Muertos, oltre alla solita visita dei cimiteri, si addobbano le tombe con fiori, e vi si depositano giocattoli (nel caso in cui il defunto sia un bambino) o alcolici.

Il día de Muertos messicano è diventato patrimonio dell’umanità il 7 novembre 2003. Il film Disney “Coco”, ad esempio,  si svolge proprio durante questa festa.
In alcune abitazioni è ancora consuetudine preparare l’altare dei morti davvero suggestivi e colorati. L’altare è arricchito con immagini del defunto, una croce, un arco e incenso. I festeggiamenti durano molti giorni e si rinnovano delle  tradizioni precolombiane, con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi. Per le strade si possono ammirare rappresentazioni umoristiche della morte.

LA FESTA DEI MORTI IN ITALIA

Il 2 novembre è il giorno della cosiddetta “Festa dei Morti”, l’occasione in cui i cristiani cattolici omaggiano i defunti. Ma come si celebra nelle varie zone d’Italia?
In alcune zone della Lombardia, la notte tra l’1 e il 2 novembre molte persone mettono in cucina un vaso di acqua fresca per far dissetare i morti. In Friuli invece si lascia un lume acceso  un secchio d’acqua e un po’ di pane.
In Trentino le campane suonano per richiamare le anime e entro casa viene lasciata una tavola apparecchiata e il focolare accesso per i defunti. Lo stesso capita in Piemonte e in  Val d’Aosta . Sempre per “rifocillare ” i defunti, in Liguria vengono preparati i bacilli (fave secche) e i balletti  (castagne bollite).
Tanti anni fa, la notte del 1 novembre, i bambini si recavano di casa in casa, come ad Halloween , per ricevere il “ben dei morti”, ovvero fave, castagne e fichi secchi. Dopo aver detto le preghiere, i nonni raccontavano loro storie e leggende paurose.
In Umbria si preparano gli stinchetti dei morti, dolci a forma di fave.

In Abruzzo, oltre al tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano ancora oggi tanti lumini accesi alla finestra quante sono le anime care. Ma un tempo era anche tradizione scavare e intagliare le zucche e inserire una candela all’interno e usarle come lanterne, proprio come ad Halloween.

In Sardegna si svolgono celebrazioni durante le quali vengono preparate zucche intagliate a forma di teschio, le Concas e sos mortos, illuminate all’interno da una candela, ed i bambini compiono il rito delle  nimeddas (Le animelle) girovagando e bussando di casa in casa alla ricerca di doni.
Lungo lo Stivale infatti, esistono modi molto diversi per “festeggiare” questa ricorrenza. A Roma la tradizione voleva che il giorno dei morti si tenesse compagnia ad un defunto consumando un pasto vicino alla sua tomba.
In Sicilia il 2 novembre è una festa con molti riti per i bambini. Se i più piccoli hanno fatto i buoni, riceveranno dai defunti i doni che troveranno la mattina sotto il letto: si tratta di giochi ma soprattutto di dolci come i pupi di zucchero (le bambole di zucchero).
Si preparano anche gli scardellini,  dolci fatti di zucchero e mandorle (o nocciole) a forma di ossa dei morti e si mangia la frutta martorana, fatta di pasta di mandorle colorata. I risultati sono davvero incredibili e le vetrine delle pasticcerie uno spettacolo da vedere.

In fine possiamo dire che la festa di Halloween è poco distante dalla festa dei morti e che Halloween è nato molto più vicino di quanto immaginiamo.

Paladini Giosuè, classe V scuola primaria